Valcamonica a cinque cerchi: in pista una gara di sci alpino
Mancano ancora 7 anni. Eppure è già questo il tempo di parlare delle Olimpiadi invernali 2026. Non è presto e non è prematuro. Perché sarà l’evento degli eventi in Italia. E perché, al di là delle gare e dell’aspetto più prettamente agonistico, la montagna lombarda si gioca una grande partita per lo sviluppo, il turismo e le infrastrutture connesse a un appuntamento di visibilità mondiale.
A poco più di un mese dalla scelta di svolgere i Giochi invernali a Milano-Cortina, l’alta Valcamonica ha iniziato a muoversi, a provare a giocare le proprie carte. Già prima di sapere la location ufficiale si era iniziato a sognare. Nelle settimane successive all’annuncio del 24 giugno sono iniziate le prime manovre, a partire dalla costituzione di un apposito comitato. E ieri il primo incontro in Regione, per avanzare la candidatura del comprensorio Ponte-Tonale quale sede di una gara olimpica.
Al Pirellone si sono incontrati un gruppo di amministratori camuni, tra cui il sindaco di Ponte Ivan Faustinelli, il presidente dell’Unione Comuni alta Valle Mauro Testini e il presidente della Sit Mario Bezzi, con i vertici regionali, tra cui gli assessori Davide Caparini e Massimo Sertori. I camuni hanno avanzato la loro idea, che potrebbe comprendere una prova di sci alpino (una delle gare non ancora assegnate ufficialmente) e, soprattutto, quella di essere la sede delle prove di scialpinismo (la disciplina non è ancora riconosciuta ufficialmente come sport olimpico, ma è dimostrativa).
La riunione, interlocutoria, è servita per aprire un confronto e capire se ci sono spazi per lavorarci: i prossimi mesi saranno vitali. Sul piatto. Ponte-Tonale, dalla sua, ha numeri di tutto rispetto, in crescita negli ultimi anni: per accessi è seconda solo a Livigno e di molto superiore a Bormio (come ricorda spesso il presidente Bezzi). L’asso nella manica dei camuni resta l’Adamello Ski Raid, una gara internazionale di scialpinismo che si svolge biennalmente tra il Presena e il Paradiso, all’interno del circuito La Grande course: l’edizione della primavera scorsa è stata cancellata per il maltempo e sarà recuperata nel 2020. Realizzato il grande sogno uno, ovvero il collegamento Ponte-Tonale tredici anni fa, in questi mesi si sta concretizzando il grande sogno due, le terme in centro al paese. Nessuno vieta all’alta Valle di scommettere sul grande sogno tre: una gara delle olimpiadi tra Ponte e il Tonale. Sono in molti, oggi, a crederci e sperarci.
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