Valcamonica

Una panchina rossa dove vennero trovati i resti di Carol Maltesi

A Paline di Borno, è stata donata da un anonimo e installata proprio sull'orlo del precipizio dove lo scorso 20 marzo fu rinvenuto il corpo
La panchina donata da un residente di Borno che preferisce l’anonimato - © www.giornaledibrescia.it
La panchina donata da un residente di Borno che preferisce l’anonimato - © www.giornaledibrescia.it
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Una panchina rossa, posata dove la strada di Paline compie una curva. È di buona fattura, con al centro alcuni uccellini che portano tra le zampe un messaggio: «Panchina simbolo. A ricordo di Carol Maltesi e per tutte le donne vittime di violenza. Tu che leggi recita una preghiera». L’ha posata nei giorni scorsi un cittadino di Paline di Borno, proprio sull’orlo del precipizio dove, lo scorso 20 marzo, i resti della ventiseienne di casa a Rescaldina, nel Milanese, sono stati trovati all’interno di alcuni sacchi neri.

Un gesto di estrema pietà umana, effettuato da una persona che vuole restare anonima, che ha acquistato la panchina, l’ha tinteggiata di rosso e l’ha posizionata nel punto esatto del ritrovamento, dove la strada compie una curva e, nella parte a valle, si estende il burrone. Accanto alla panchina una signora, sempre residente a Paline, ha creato una sorta di giardinetto, con fiori e lumini.

C’è chi, in paese, condivide il gesto e chi invece no, proprio per l’atrocità di quanto successo e, forse, per il desiderio di dimenticare: per giorni Paline è stata al centro dell’attenzione mediatica. La giovane è stata torturata e uccisa a inizio gennaio dal suo vicino di casa, con il quale aveva avuto una relazione; è stata poi tenuta in un congelatore per un paio di mesi e quindi gettata nella scarpata poco dopo l’abitato di Paline, dove un passante ha avvistato i sacchi. L’accusato si trova oggi in carcere e dovrà rispondere di omicidio.

Nei giorni scorsi la procura di Busto Arsizio ha riconsegnato il corpo alla famiglie e dato il via libera alla celebrazione dei funerali della donna, in programma lunedì 6 giugno alle 10 nell’abbazia di Sesto Calende, in provincia di Varese. Si tratta del paese della mamma di Carol Maltesi, dove la ventiseienne è cresciuta e dove sarà sepolta (i resti non saranno però cremati, visto che il caso non è ancora definitivamente concluso).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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