Una notte a Ponte di Legno nelle camere igloo a 2.750 metri
Il teatro igloo, dove assistere a decine di concerti con musiche prodotte da strumenti di ghiaccio, purtroppo è stato cancellato anche quest’anno. Sarà invece possibile trascorrere una notte ai 2.750 metri del Presena in una camera igloo.
Lo scultore malonnese Ivan Mariotti, insieme a un team composto da Pierluigi Bernardi, Michela Ciappini, Marco Martello, Ruggero Vanelli e Gianluigi Zeni, ha costruito, accanto al rifugio Capanna Presena, delle vere opere d’arte «temporanea», fruibili da qui fino a primavera. Accanto è stata realizzata anche una «cantina di ghiaccio», dove degustare i prodotti della distilleria Marzadro.
Per costruire gli ambienti sono stati gonfiati tre grandi palloni, sui quali è stata gettata acqua e neve; raggiunto il metro d’altezza, i sei artigiani del ghiaccio hanno iniziato a formare l’igloo con una fresa. Quando la struttura di ghiaccio si è consolidata è stato sgonfiato il pallone. Ogni camera è ispirata a un tema, con una temperatura interna sempre attorno ai quattro gradi (in Presena si arriva anche a meno trenta). La Forst room è dedicata alla birra, con rappresentata una donna che serve grandi boccali e due sciatori che si godono una pausa, mentre la Water room è dedicata all’acqua Surgiva, dove protagoniste sono onde stilizzate, gocce d’acqua giganti e una donna che si specchia in un laghetto.
Infine la Forest room è un inno alla natura, simboleggiata da una mamma lupa che accudisce i cuccioli sotto alla luna. Anche il letto è di ghiaccio, con alla base un materasso in pvc, una coperta per isolare e un materasso normale, con piumino e coperte di flanella. Se nel 2019 si era registrato il tutto esaurito, quest’anno le prenotazioni sono già numerose.
«Le tre suite di ghiaccio - dichiara Michele Bertolini, direttore del consorzio Ponte-Tonale - sono una scommessa vinta. L’esperienza di trascorrere la notte avvolti dalla neve in alta quota è estremamente piacevole. Le idee innovative, che permettono di vivere in modo totalizzante il rapporto con la neve e la montagna, rispondono a un’esigenza diffusa tra gli amanti degli sport invernali», esigenza alla quale in Alta Valcamonica si dà risposta.
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