Un ponte sospeso per unire Cimbergo e Paspardo
Per andare da Paspardo a Cimbergo (o viceversa) ci sono poco meno di tre chilometri in auto, lungo i tornanti della Provinciale 88, che in alcuni punti è pure piuttosto stretta. Oppure i più allenati possono andare a piedi, lungo alcuni sentieri, ma ci si impiega almeno quaranta minuti, faticando. In linea d’aria, tra i due piccoli Comuni, ci sono più o meno 250 metri.
I due sindaci - rispettivamente Fabio De Pedro e Gianbettino Polonioli - sognano oggi una passerella che collegi i due abitati, con partenza dall’area del castello di Cimbergo e arrivo nella zona della forra di Paspardo, dove inizia il percorso vita. Un progetto che per ora è solo sulla carta e nei cuori delle Amministrazioni, ma che è tutt’altro che irrealizzabile: si tratterebbe di una passerella pedonale metallica, di quelle che si vedono spesso in giro, posizionata in un punto panoramico di grande bellezza, con di fronte la Concarena e il Pizzo Badile alle spalle. Sarebbe soprattutto un bel volano per il turismo e non solo un modo per collegare il maniera veloce i due paesi, permettendo agli abitanti di andare da Cimbergo a Paspardo in pochissimi istanti.
«È un progetto che abbiamo tirato fuori dalla lista dei sogni - dichiara Fabio De Pedro - e ci stiamo ragionando da qualche mese. In fondo, se una cosa la si può pensare, la si può anche fare, si dice. Certo, prima di iniziare dobbiamo capire come fare con le autorizzazioni, ma è qualcosa su cui vorremmo spenderci».
Il costo per realizzare la passerella sospesa Cimbergo-Paspardo si aggirerebbe sul milione di euro e parte dei fondi potrebbero arrivare dai finanziamenti concessi dai Comuni confinanti con il Trentino ai loro rispettivi contermini. «Questo collegamento fisico - ammette De Pedro - servirebbe a unire ancora di più le nostre due comunità: oggi non ha più senso restare così divisi, avere così tante barriere. Abbiamo già unificato la scuola e abbiamo un Consiglio comunale unico dei ragazzi, a breve manderemo in funzione anche la centralina dei due Comuni: la passerella sarebbe un bel simbolo di unità».
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