Un fuoco e alcune impronte: ricerche ad alta quota per Ghirardini
Alcune impronte e un passaggio in una baitella. Si segue questa pista a Ponte di Legno, dove in mattinata sono ricominciate le ricerche di Giuseppe Ghirardini, l’operaio della Bozzoli scomparso da mercoledì.
Partito da Marcheno e passato per il Crocedomini, il cinquantenne è arrivato in Valcamonica. Dopo la fumata nera di ieri, con i cani molecolari che non avevano seguito piste particolari, oggi l’attenzione si è concentrata su alcune impronte nella neve e su un fuoco acceso in una baitella lungo i sentieri che portano a Case di Viso.
Il punto di partenza è il luogo di ritrovamento dell'auto dell’operaio, lungo la strada che da Ponte di Legno porta al Passo del Tonale. Le tracce sono tutte però da verificare, fanno sapere gli uomini impegnati nelle ricerche, più di cento persone a cui si aggiungono i cani molecolari.
In mattinata nella zona sono presenti anche molti escursionisti e cacciatori. In quota, poi, dove sono caduti 40 centimetri di neve, ci sono appassionati di sci alpinismo
Le ricerche proseguiranno fino al tardo pomeriggio, ma la scarsa visibilità impedisce al momento il decollo dell’elicottero. Nel frattempo a Marcheno, dove vive la famiglia di Ghirardini, oltre a quella dell’imprenditore Mario Bozzoli, sono ore di attesa e angoscia. Gli amici cacciatori dell’operaio hanno lanciato, in dialetto, un appello all’amico scomparso.
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