Triathlon estremo, la bresciana Sara Tanghetti è da oro
Sedici ore, diciotto minuti e trentanove secondi: è il tempo che serve a Sara Tanghetti per battere i suoi limiti e conquistare la medaglia d'oro del triathlon estremo. È arrivata prima la 37enne bresciana, battendo il record assoluto donne, a questa edizione dello StoneBrixiaMan, che si è concluso ieri sera a Ponte di Legno insieme alla vittoria parallela del 31enne francese Tom Pagani (miglior tempo per gli uomini).
Sono le ore 17.22 quando Pagani (Lugdunum Traithlon) taglia una delle finish line più dure della sua vita. Ben 3.8 km di nuoto, 175 km di bici, 42 km di corsa in 13h21'58'' al cospetto del Passo Paradiso (2.600m slm), dopo aver affrontato 6mila metri di dislivello complessivo con partenza, alle 4 del mattino, dalle acque del Lago d'Iseo. Alle ore 20.19 arriva anche Sara Tanghetti (Triathlon Brescia), che grazie a un'incredibile rimonta riesce in 16h18'39'' a riscattare il secondo posto del 2019, accolta dalla commozione della sua famiglia.
Sono loro gli StoneMan a varcare per primi le "porte del Paradiso" nel triathlon estremo su distanza Ironman organizzato da TriO Events con il supporto della Regione Lombardia, della Provincia di Brescia e dei Comuni di Ponte di Legno e Sulzano. Come da tradizione, tutti gli 83 finisher sui 130 triatleti iscritti anche da Francia, Germania, Danimarca, Finlandia, Spagna, Repubblica Ceca, Belgio e Brasile, sono stati premiati con la pietra in porfido viola della Valle Camonica.
«Ho iniziato a crederci al Tonale quando mi hanno detto che la prima donna era vicina - ha detto Sara Tanghetti -, nonostante all'inizio avesse accumulato un buon vantaggio. Grande merito lo devo al mio compagno di vita e accompagnatore lungo il percorso di StoneBrixiaMan, che mi ha spronata credendo per primo nella mia rimonta».
I triatleti sono partiti all’alba imbarcandosi su un battello a Tavernola Bergamasca per la prova di nuoto (3.8 km) nel Lago d'Iseo: due ore al massimo di tempo per raggiungere Sulzano. Dopodiché la bici: con un dislivello 4.300m e 175 chilometri di tracciato, i concorrenti hanno affrontato tre passi: a Edolo l'Aprica (1.176m slm), poi il Mortirolo (1.852m slm) e infine il Gavia (2.621m slm), dopo un primo bagno di folla nel centro storico di Ponte di Legno, fino all'ultima discesa alla T2 sempre nel cuore della località bresciana.
I primi 20 km della frazione di corsa (42 km) hanno lambito Zoanno, Precasaglio e Villa Dalegno, per passare poi sul versante opposto nel centro di Temù, di Valbione (1.500m) e nuovamente a Ponte di Legno per il secondo bagno di folla. Da qui l'ascesa che ha portato al Passo del Tonale (1.883m slm), con il check point di T3 e cut-off orario. Ultimi 7 km (800m dislivello) su sentiero sterrato di alta montagna nella val Presena. In totale sette ore per salire dai 1.200m slm ai 2.600m slm del Passo Paradiso, con un dislivello positivo complessivo del segmento di 2.200m.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato