Tonale-Po: sempre sui pedali, senza mai staccarsi
Sulla carta, è tutta lì. Decine e decine di pagine, tabelle e mappe che parlano della «Greenway dell’Oglio», la ciclabile che va dal Tonale al Po.
In tutto sono 280 chilometri, dall’Adamello fino al ponte di Barche a Torre d’Oglio (Mantova), attraversando la Valcamonica, il Sebino fino a Sarnico, la Franciacorta e i due parchi dell’Oglio nord e dell’Oglio sud, fino al Po. Sempre sui pedali, senza mai staccarsi. Un tracciato che non è solo un’idea, ma che esiste già ed è ben messo al 59 per cento, collegando le varie piste che si incontrano (quella della Valcamonica, quella lungo l’Oglio in Franciacorta e quella dei due parchi), mentre il trenta per cento andrebbe migliorato.
Solo un breve tratto, corrispondente all’undici per centro del tracciato, non esiste ancora ed è in via di realizzazione. La fondazione Cariplo, un paio d’anni fa, ha finanziato uno studio che ha analizzato, metro per metro, tutti i 280 chilometri della Tonale-Po, mettendo in evidenza, con molte schede, i pezzi da costruire, quelli da migliorare e le necessità reali, come la posa di segnaletica o la disponibilità di servizi per i ciclisti nelle vicinanze.
La ricerca, realizzata dal Gal di Valcamonica, si è chiusa in questi giorni, pronta da usare per chiedere finanziamenti, partnership e per candidarla a divenire una delle più frequentate strade ciclistiche del nord Italia.
In tutto, per attuare gli oltre trecento interventi che servirebbero per avere una ciclabile Tonale-Po davvero «performante», servirebbero 13,8 milioni, di cui dieci solo per superare l’area del Sebino, che oggi è la più carente, con difficoltà ambientali e strutturali.
Ma alcuni degli interventi sono già in corso, portati avanti dai tanti soggetti che collaborano per la realizzazione del progetto: le Comunità montane di Valcamonica e del Sebino bresciano, i parchi regionali Oglio sud e Oglio nord, il Gal Oglio Po, il Comune di Orzinuovi e la Fiab Amici della bicicletta di Brescia. Ad esempio, in Valcamonica è da poco stato completato il tratto Capodiponte-Vezza d’Oglio (manca solo il nodo di Malonno, che sarà realizzato a maggio), mentre sul Sebino è in via di costruzione un tratto a Pisogne, così come la ciclabile lungo l’Oglio è in avanzata fase di realizzazione.
Non è stato un percorso facile, visto che la ciclovia attraversa quattro province (Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova) e 58 Comuni. Ma molto è stato fatto e ora gli amministratori hanno in mano uno strumento che contiene una sorta di piano decennale della mobilità ciclistica dal Tonale al Po, con la pianificazione completa di tutti gli interventi che si possono attuare e dei finanziamenti da chiedere. Ora, tutti sui pedali.
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