Valcamonica

Timbra e torna a casa, è in malattia ma lavora per altri

È finito nei guai il dipendente del Comune di Darfo smascherato da una denuncia anonima
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Timbrava il cartellino ma, sul posto di lavoro, si vedeva poco: e, in un Comune relativamente piccolo come Darfo Boario Terme, la cosa non è passata inosservata. Così gli investigatori l’hanno pizzicato mentre tornava a casa, se ne andava a spasso o a sbrigare altre faccende durante il normale orario di lavoro. Una storia di quelle che siamo abituati a sentire in televisione, erroneamente convinti che da noi non succedano mai, o quasi.

Guai in vista per un «furbetto del cartellino», dipendente del settore tecnologico del Comune di Darfo: l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Brescia e, se le accuse verranno confermate, rischia la sospensione dal servizio con decurtazione dello stipendio o addirittura il licenziamento, come prevede la recente riforma del ministro Madia che ha sposato la linea dura per gli assenteisti.

Sulla vicenda, gli amministratori comunali di Darfo mantengono il massimo riserbo, ma la segnalazione anonima giunta qualche mese fa agli uomini della Guardia di Finanza ha permesso di portare alla luce la truffa: l’uomo, residente in Valle Camonica e dipendente del Comune di Darfo da oltre vent’anni, è inquadrato come operaio nel settore tecnologico dell’Ufficio tecnico e pare che già in passato fosse stato richiamato per atteggiamenti «ostili» verso il lavoro e i colleghi.

Ad appesantire il quadro generale, anche le sue precarie condizioni di salute (tutte confermate dai certificati medici) che lo tenevano lontano dal lavoro per lunghi periodi e ne avevano comportato il trasferimento a mansioni meno pesanti. Ma, in più di un’occasione, nei giorni di malattia i colleghi e i responsabili di servizio l’avevano sorpreso a sbrigare lavori edili e di bricolage per conto di privati.

Le indagini degli investigatori, cominciate a marzo scorso, sono proseguite fino a novembre: a certificare le «fughe» del 61enne, ci sarebbero anche i filmati girati dagli uomini delle Fiamme Gialle.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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