Tempesta in valle e danni, in arrivo da Roma 5 milioni di euro
Il governo riconosce lo stato di calamità naturale e manda i primi soldi ai Comuni alluvionati della Valcamonica. Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte, ieri sera ha deliberato lo stato di emergenza nei territori delle province di Brescia, Lecco e Sondrio colpite dal nubifragio e dalla grandine dell’11 e 12 giugno scorso.
Complessivamente il governo gialloverde ha stanziato cinque milioni di euro e, al momento, non è ancora nota la modalità di ripartizione del contributo. Nel Bresciano il comune più colpito è certamente Angolo Terme dove tutte le strade montane sono state cancellate da frane e torrenti in piena, e la frazione Mazzunno dove una colata di fango e ghiaia ha invaso il paese mettendo in fuga settanta persone. Stando alla stima dei tecnici comunali e dei funzionari della Regione, i danni al solo demanio pubblico si aggirano sui 5,5 milioni di euro.
A presentare lo stato di calamità naturale anche il Comune di Piancogno dove pure alcuni privati hanno presentato richiesta di risarcimento danni.
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