Svedesi a lezione dai camuni per la gestione dei boschi
La Valcamonica fa scuola nella gestione dei boschi e del dissesto idrogeologico. Nei giorni scorsi una delegazione straniera, composta da 36 proprietari forestali svedesi in viaggio di studio in Italia, ha fatto tappa in alta Valle, tra Sonico ed Edolo, ospite della Comunità montana, per una ricognizione sul territorio. Si è parlato di problemi comuni e di come ognuno li affronta. Un passaggio di sapere arricchente.
In particolare, nella mattinata di mercoledì il direttore del servizio Gestione del territorio Gian Battista Sangalli, insieme al dottore forestale Alessandro Ducoli del parco dell’Adamello, li ha portati alla scoperta della Val Malga di Sonico.
Ai 36 svedesi è stata illustrata la situazione post tempesta Vaia, dell’ottobre 2018, con i lavori effettuati e quelli attualmente in corso o che sono programmati in futuro. Il gruppo ha avuto modo di osservare la devastazione apportata nelle foreste camune dalla furia del vento e come, in questi anni, si è provato a porvi rimedio, sia dal punto di vista ambientale che fitosanitario.
A seguire, nel pomeriggio, la delegazione, accompagnata in questo caso da Mario Tevini, direttore del consorzio forestale Alta Valcamonica, si è portata in località Mola di Edolo per una ricognizione alle opere di regimazione idraulica sulla Valle delle Berarde e su quelle di bonifica dell’adiacente frana, realizzate interamente con metodi d’ingegneria naturalistica negli anni scorsi.
«Si è trattata di un’occasione per far conoscere il nostro territorio e le sue attività all’estero - afferma il direttore del servizio Gestione del territorio Gian Battista Sangalli -: c’è sempre qualcosa da imparare. È stata anche un’opportunità per promuovere la Valle dal punto di vista turistico».
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