Valcamonica

Sulla cima del monte Guglielmo, l’impegno per tutelare il Creato

Centinaia di pellegrini per i 117 anni del Redentore. Mons. Domenico Sigalini: «Dobbiamo darci da fare»
SUL GUGLIELMO IN PELLEGRINAGGIO
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«Essere cristiani è darsi da fare, ma anche saper contemplare e difendere la natura, che in quanto creato è l’espressione tangibile del- l’opera del Signore». C’è la sintesi di quanto costruito sul Guglielmo in questi ultimi anni dall’Associazione culturale Redentore e un'indicazione dell’impegno futuro «da veri cristiani» per «salvaguardare la Terra» nelle parole pronunciate ieri mattina nell’omelia (davanti al monumento al Redentore) da monsignor Domenico Sigalini, vescovo emerito di Palestrina.

La celebrazione e la festa per i 117 anni dalla costruzione del monumento, voluta da Leone XIII, e per i 53 anni dalla sua ristrutturazione da papa Paolo VI, ha portato sulla vetta della montagna che unisce Valtrompia, Lago d’Iseo e Valcamonica circa 400 fedeli ed escursionisti, anche se poi gli arrivi per rendere omaggio al Redentore (che svetta a quota duemila) si sono succeduti per tutto il giorno di ieri, fino al tardo pomeriggio.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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