Sull’Adamello per combattere la crisi climatica
Sul ghiacciaio dell’Adamello per lanciare un appello a cittadini e istituzioni con la volontà di potenziare il contrasto alla crisi climatica, alla crisi ecologica e alla perdita della biodiversità, con particolare riferimento agli ambienti alpini. Alle 8 di stamattina, delegati dell’Università di Brescia e del Cai si sono ritrovati al parcheggio dell’impianto Paradiso al Passo del Tonale per raggiungere la fronte del ghiacciaio Mandrone.
È partita così la quinta edizione di «Cfr - Climbing for climate», l’iniziativa promossa dall’Università degli Studi di Brescia, dalla Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile (Rus), Legambiente, Comitato Glaciologico Italiano e Club Alpino Italiano (Cai) per sensibilizzare sui cambiamenti climatici e chiedere ai cittadini italiani ed europei di «fare di più».
L’avvio della quinta edizione, stamattina, ha avuto un prologo ieri con una prima tappa sul ghiacciaio Presena dove ricercatori dell’Università di Brescia e delegati Cai hanno verificato la strumentazione del progetto Usie, «Un suono in estinzione», coordinato da Sergio Maggioni, ricercatore e sound artist camuno che sta registrando i suoni del ghiacciaio assieme al professore dell’Università di Brescia, Roberto Ranzi. Ieri sono stati inoltre acquisti i dati delle fibre ottiche da parte del team formato da membri dell’Università Bicocca e del Politecnico di Milano, nell’ambito di un secondo progetto: «Climada» a Passo Adamé.
Oggi alle 17.30 si terrà un seminario su cambiamenti climatici, fusione dei ghiacciai e prospettive della transizione ecologica per i territori: tutti i dati e lo stato dei ghiacciai dell’Adamello saranno presentati domani nel corso di una conferenza stampa che si terrà allo Sky Bar Panorama 3000 al Passo del Tonale.
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