Valcamonica

Strettoia a Lorengo verso la soluzione: «Abbattere il muro»

Il Comune sollecita l’intervento ai proprietari. Poi Anas interverrà allargando la carreggiata
Osservata speciale. La strettoia di Lorengo, problema da risolvere
Osservata speciale. La strettoia di Lorengo, problema da risolvere
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Quell’imbuto è uno dei più temibili della Statale 42 in alta Valcamonica: un vecchio muro e una casa stingono la carreggiata costringendo gli automobilisti a brusche frenate: da lì, in località Lorengo, tra Berzo Demo e Malonno sud, due mezzi pesanti non passano. Uno dei due deve forzatamente fermarsi. E anche con le auto l’istinto è di pigiare sul freno, per non scontrarsi con chi proviene in senso opposto. Il tratto è stato oggetto, negli ultimi mesi, di polemiche roventi che, come sempre, hanno un fondo di verità ma si basano anche su semplificazioni e mala informazione.

Per risolvere la situazione, incancrenita da tempo, il sindaco di Berzo Demo Gianbattista Bernardi ha ordinato ai proprietari del manufatto di provvedere, entro trenta giorni, alla demolizione e messa in sicurezza degli elementi che costituiscono pericolo per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Ovvero a eliminare quel muretto in sassi che strozza la statale e sembra dover franare da un momento all’altro. Se i proprietari - che sono molteplici - non provvederanno in autonomia, sarà l’Amministrazione comunale a effettuare il lavoro, ricaricando il costo dell’intervento sui privati.

Origine. Il municipio ha agito in seguito a una lettera in cui Anas, in aprile, chiedeva di emanare il provvedimento di demolizione per «l’oggettivo stato di degrado sia del muretto a margine dello spigolo del fabbricato che dell’edificio stesso (per la presenza di una lesione significativa nella parte alta)». Nell’incontro di un paio di mesi fa, Anas aveva assicurato che - a seguito dell’acquisizione dell’area a fianco del muretto- sarebbe intervenuta allargando il tratto a proprie spese.

«Una volta eliminato il muro - spiega il primo cittadino - Anas potrà intervenire, risolvendo buona parte del problema dell’imbuto. È un passaggio apparentemente semplice, ma richiede molta attenzione, e anche l’investimento non è consistente, visto che si tratta di pochi metri quadrati; i benefici, però, saranno significativi. Spero che Anas, risolto il problema del muro, mantenga gli impegni, acquisisca il terreno e allarghi la carreggiata».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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