Sfruttano terreni di defunti per truffare l'Unione europea
Terreni presi in affitto da persone defunte. C'è anche questo nell'inchiesta della Guardia di Finanza di Pisogne su una truffa all'Unione europea. Quindici le persone denunciate, che hanno agito attraverso dodici aziende agricole della Valcamonica.
Gli indagati avevano ideato un sistema per ricevere i finanziamenti previsti dal Fondo europeo agricolo di garanzia e da quello di sviluppo rurale pur non avendo tutte le carte in regola. Per farlo dichiaravano di utilizzare terreni appartenenti in realtà a persone morte da tempo. Non solo: nella documentazione risultavano boschi presi in affitto senza che i proprietari ne sapessero nulla. Si trattava di aree, dunque, su cui le aziende non avevano alcun diritto d'uso, ma che inserite nel materiale presentato per ottenere i fondi facevano lievitare i finanziamenti.
Con la frode le aziende hanno ottenuto secondo la Guardia di Finanza 514mila euro in maniera indebita. Soldi che andranno restituiti, mentre gli indagati rischiano pene da 6 mesi a tre anni.
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