Valcamonica

Se l'emergenza sale... in funivia

Allarme in funivia, Soccorso alpino in azione. Ma per finta. O meglio, sul serio ma nell'ambito di un'esercitazione
  • Alcune fasi dell'esercitazione in funivia del Soccorso Alpino
    Alcune fasi dell'esercitazione in funivia del Soccorso Alpino
  • Alcune fasi dell'esercitazione in funivia del Soccorso Alpino
    Alcune fasi dell'esercitazione in funivia del Soccorso Alpino
  • Alcune fasi dell'esercitazione in funivia del Soccorso Alpino
    Alcune fasi dell'esercitazione in funivia del Soccorso Alpino
  • Alcune fasi dell'esercitazione in funivia del Soccorso Alpino
    Alcune fasi dell'esercitazione in funivia del Soccorso Alpino
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Soccorso Alpino in azione. Con un'emergenza scattata più che in quota. Per aria. Ma fortunatamente... per finta. O meglio: sul serio ma nell'ambito di un'esercitazione. Quella che ha coinvolto i tecnici della V Delegazione Bresciana sabato su impianti a fune a Borno.

L’attività - spiega una nota del Cnsas - fa parte di una serie di eventi programmati, in vista della stagione invernale. I soccorritori devono essere costantemente aggiornati sulle tecniche di intervento più appropriate per le diverse tipologie di impianto presenti nel comprensorio del Bresciano, uno tra i più vasti e complessi in Italia.

Funivie, cabinovie e seggiovie prevedono sofisticate procedure di sbarco delle persone trasportate e il Soccorso alpino collabora con i gestori degli impianti per risolvere eventuali emergenze.

Sulla seggiovia di Borno erano impegnati diversi tecnici, provenienti dalle diverse Stazioni, in tutto circa trenta. Dopo una prima fase di aggiornamento, hanno dovuto risolvere una simulazione con diversi trasportati da sbarcare.

Le operazioni diventate più impegnative con il sopraggiungere del buio, una situazione che potrebbe verificarsi anche negli interventi reali. Tali eventi sono comunque rarissimi ma nello stesso tempo imprevedibili. Un altro aggiornamento è in programma in Alta Valle Camonica per il prossimo weekend.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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