Sciopero per i lavoratori dei musei camuni: «Salari indecenti»
Protesta per il contratto proposto dalla coop che ha vinto l’appalto della direzione regionale
I poli dell’arte rupestre sono rimasti chiusi - © www.giornaledibrescia.it
Un contratto di lavoro «inadeguato alle mansioni e indecente dal punto di vista retributivo»: non usano mezzi termini le organizzazioni sindacali nel definire il nuovo rapporto, siglato lo scorso 7 dicembre, tra i lavoratori esterni, impiegati nell’accoglienza e vigilanza dei musei nazionali della Valcamonica a Capo di Ponte e Cividate, e la cooperativa di Avellino che si è aggiudicata l’appalto della direzione regionale Musei. La trattativa è stata lunga e complicata, condotta a tempi scaduti:
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