Sandro Farisoglio, una vita spesa per gli altri: oggi l'addio
Una malattia inesorabile e spietata. È quella che si è portato via Sandro Farisoglio. Avrebbe compiuto 40 anni il prossimo 5 giugno, ma la morte lo ha raggiunto due anni dopo la diagnosi.
Sandro Farisoglio, presidente della Comunità montana di Vallecamonica, lascia un grande vuoto nella realtà politico-amministrativa camuna oltre che nella sua famiglia.
Era stato eletto presidente dei due massimi enti comprensoriali della Valle, Comunità montana e Bim, all'inizio di agosto del 2019. Una manciata di giorni per un incarico che aveva guardato e al quale si è dedicato con ammirevole determinazione e tenacia, mettendo la sordina al suo stato di salute già precario. Nelle sue intenzioni c’era quella di dare il proprio contributo alla comunità valligiana fino all'esaurimento delle forze, fino a quando avesse avuto energia per farlo. E così è stato.
Prima di assumere la guida della Comunità montana e del Bim aveva ricoperto per dieci anni l'incarico di sindaco di Breno. Un compito indossato con la fascia tricolore quando aveva solo 29 anni, per dare azione alla passione politica che aveva alimentato fin da giovanissimo. Per un decennio si era impegnato in iniziative e opere pensate per ridare slancio alla comunità brenese, senza mai perdere di vista l'orizzonte più ampio della realtà valligiana. Un distillato di giovani energie profuse per il bene della Valle e per l'interesse collettivo.
Ed ora manca, come può mancare qualcosa di primario. E a sentirne l’ingombro vuoto, accanto alla comunità allargata, c’è quella privata e intima: la sua famiglia attuale e quella di origine. La moglie Elena e Laura di pochi mesi, papà Angelo, mamma Maria Emma, fratelli e sorelle di una famiglia numerosa e molto unita, ora alla ricerca di nuovo assestamento e traiettoria di vita, consapevoli che Sandro resterà in loro per sempre. Oggi alle 15 i funerali a Breno.
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