Sallaku a processo, fratello e cugino invece patteggiano
Il giudice dell’udienza preliminare Elena Stefana non gli ha concesso il rito abbreviato condizionato all’audizione di un consulente e di un direttore di banca. Preso atto del «no» Gezim Sallaku, il 43enne presidente del Darfo Calcio, finito in carcere con l’accusa di bancarotta fraudolenta, turbativa d’asta e trasferimento fraudolento di beni, ha deciso così di affrontare il dibattimento. L’imprenditore di origini albanesi, assistito dagli avvocati Gianbattista Scalvi e Giulia Buongiorno, sarà in aula a partire dal 21 aprile.
Sorte diversa è toccata a suo fratello Saimir e al cugino Laurend. I due, sempre ieri, hanno incassato il placet del gup al patteggiamento. Il primo, per due bancarotte, è stato condannato a due anni e sette mesi di reclusione. Il secondo, accusato di un episodio di bancarotta e difeso dall’avvocato Cristian Mongodi, ad un anno e quattro mesi (pena sospesa).
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