Sala e Martinazzoli, un premio alla memoria nel ricordo di Farisoglio
Ci sono persone che, più di altre, hanno contribuito a creare un territorio e la sua identità, perché lo hanno amato nel profondo. Sono tre uomini che, seppur nella diversità, hanno saputo vivere, in Valcamonica, «nell’essenza dell’esistenza», mettendo a fattore comune valori come la famiglia e la comunità, il coraggio del cuore e l’altruismo, la fiducia e la fede.
Nel ricordo di Sandro Farisoglio, scomparso tre anni fa, ieri sera sono stati commemorati l’uomo politico e delle istituzioni Walter Sala, morto anch’egli tre anni fa, e il giornalista Gian Mario Martinazzoli, mancato a settembre.
La cerimonia
L’occasione è stata la consegna del premio «Sandro Farisoglio per la Vallecamonica». In una sala assemblee del Bim, scelta perché piena di ricordi di «tante persone che hanno agito per il bene comune», il presidente della Comunità montana Sandro Bonomelli, insieme al direttore del Giornale di Brescia Nunzia Vallini e attorniato dai sindaci camuni con la fascia, ha consegnato il riconoscimento alle famiglie Sala e Martinazzoli. Cinquemila euro che saranno destinati per Walter alla «sua» Rsa Celeri, di cui era presidente, e per Gian Mario all’oratorio e all’asilo di Malegno, per i quali si era sempre impegnato.
Il ricordo
Per tutta la serata i cuori hanno vibrato sull’onda delle emozioni. Soprattutto al passaggio delle immagini che hanno ricordato «Sandrino» e poi Walter e Gian Mario, e al tratteggio dei loro profili fatto da Bonomelli, amico di tutti e tre. «Walter - ha esordito il presidente - era un grande sognatore e sognava tutti i giorni, amando in particolare l’agricoltura e gli anziani. Sandro era il futuro, vivace e capace d’interpretare il nuovo sogno. E Gian Mario, con quel carattere schivo e riservato, sapeva esserti vicino. Sono persone che l’asticella l'avevano davvero alzata e oggi sono qui, perché ricordare vuol dire amare».
Il riconoscimento, insieme alla scultura di Mattia Trotta «Il volto della Valle», è stato consegnato alla moglie di Walter, Rita, con i figli Nando e Mariaemma; e alla moglie di Gian Mario, Noris, con la figlia Alessandra, da Camillo Farisoglio, fratello di Sandro. «Siamo ormai alla vigilia di Natale - ha concluso Vallini -, simbolo di rinascita: l’invito è a raccogliere i sogni che ci lasciano queste persone per farli nostri e renderli seme di rinascita per tutti».
Infine un’ultima emozione, che ha unito i cuori di tutti: l’«Hallelujah» di Leonard Cohen cantato dalla voce forte e dolcissima di Marzia Morandini.
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