Valcamonica

Ruba al Lidl e picchia il gestore: 39enne in manette

Arrestata per rapina una donna di nazionalità romena; in manette anche un 20enne e un 28enne per detenzione illegale di armi
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Un arresto per rapina e due per detenzione illegale di armi. Li hanno messi a segno i Carabinieri di Breno nella giornata di venerdì.
 
 Nel primo caso le manette sono scattate per L.E., 39enne di nazionalità romena. La donna aveva creato attimi di paura al Lidl di Darfo. Aveva rubato generi alimentari e vestiti fuggendo a bordo di un motorino. Non prima di avere colpito a ripetizione e minacciato di ritorsioni da parte di suoi connazionali il responsabile dell’esercizio, che l’aveva inseguita all’esterno del supermarket. La 39enne è stata presa dai militari di Artogne. Processata per direttissima stamane, l’Autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto la remissione in libertà. L’udienza è stata rinviata ad altra data.
 
Poche ore dopo un 20enne ed un 28enne di Pian Camuno (Z.G e Z.D le iniziali) sono stati tratti in arresto, sempre dai Carabinieri della stazione di Artogne, per detenzione illegale di armi e di munizionamento in concorso. In loro possesso sono stati trovati tre fucili da caccia e parecchie munizioni, reti per la cattura di volatili e undici gabbie con all’interno uccelli da richiamo. Il materiale recuperato è risultato rubato. Per la precisione il colpo era stato messo a segno nella notte del 24 ottobre in una casa di Pisogne.
 
Armi, munizioni e reti sono state sequestrate, mentre i volatili sono stati affidati in custodia a chi aveva subito il furto. Gli arrestati sono stati portati in carcere a Brescia. Dopo il processo di stamane, l’Autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
 
Infine, la notte successiva, i Carabinieri della stazione di Pisogne hanno arrestato per evasione un 31enne pisognese (S.F. le iniziali). L’uomo, pluripregiudicato, era agli arresti domiciliari, ma è stato sorpreso all’interno di un esercizio pubblico. È stato processato per direttissima oggi; l’Autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto rinviando il processo ad altra data. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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