Profughi: la Valcamonica apre al bando d'accoglienza
La Prefettura prosegue nella sua opera di «moral-suasion» sul territorio per rispondere all’emergenza profughi e trovare nuove soluzioni per l’accoglienza diffusa.
Mentre è stata rinviata la riunione milanese per fare il punto con tutte le Prefetture lombarde, venerdì si è svolto un nuovo incontro in Valcamonica. Se domenica il viceprefetto Salvatore Pasquariello aveva incontrato a Ponte di Legno solo i sei sindaci dell’Unione dell’Alta Valle, stavolta a Breno la riunione nella sede della Comunità montana ha coinvolto ben 33 primi cittadini sui 41 totali della Valle.
L’idea emersa nel corso della riunione sarebbe quella di un nuovo protocollo sottoscritto proprio dalla Comunità montana, che si impegna a trovare nuove soluzioni di accoglienza diffusa in Valcamonica in vari comuni.
Ad oggi i richiedenti asilo nell’area sono circa un’ottantina, ospitati in vari paesi. Questa nuova ipotesi potrebbe permettere di arrivare fino al doppio, cioè circa 160 persone.
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