Valcamonica

Posticipato l’Adamello Ultra Trail: pronti 733 super atleti

La gara si correrà dal 2 al 4 ottobre tra le vette della valle Camonica. Misure anti-Covid alla partenza e nei ristori
L'ADAMELLO ULTRA TRAIL
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È uno dei pochi «grandi eventi» dell’alta Valcamonica ad aver tenuto, superando la diffidenza del Covid e, il prossimo fine settimana, dispiegherà tutta la sua forza tra le vette camune.

Da venerdì 2 a domenica 4 ottobre (la gara è stata posticipata a causa delle previsioni meteorologiche )va in scena la settima edizione dell’Adamello Ultra Trail, l’appuntamento con gli ultra runner sui camminamenti della Grande guerra nei parchi dello Stelvio e dell’Adamello. Ben 733 gli atleti pronti a partire, con il sold-out registrato su tutte le tre distanze previste, ovvero 35, 90 e 170 chilometri.

 

 

Grazie ai grandi spazi a disposizione e ad alcune variazioni nelle partenze e negli arrivi, sarà garantita sia ai runner sia agli organizzatori la massima sicurezza. I primi al via, venerdì alle 7 da Vezza d’Oglio, saranno i concorrenti della novanta chilometri, che si cimenteranno su un tracciato con 5.700 metri di dislivello positivo.

Due ore più tardi sarà la volta dei veri protagonisti della 170 (e 11.500 di dislivello), mentre il giorno seguente i corridori della nuova «short trail» da 35 chilometri (e 1700 di dislivello) saranno sulla linea di start a Monno. Quest’ultima gara permetterà anche a concorrenti meno allenati di respirare la magia di una corsa autunnale.

Rispetto al passato cambia la sede di partenza e arrivo, spostata nel Centro eventi Adamello a Vezza per assolvere alle regole del distanziamento. Una delle novità di questa edizione è il percorso da 90: la prima parte ricalcherà l’itinerario della prova più lunga, attraversando le trincee della Grande guerra ma, giunti a Ponte, i runner rientreranno verso il traguardo lungo la Carolingia. Leggermente modificato anche il tracciato della 170 nel tratto fra i laghetti Monticelli e Sant’Apollonia: si correrà sul sentiero verso il bivacco Linge per poi proseguire fino al Valmassa, arricchendo così la gara di contenuti tecnici.

Lungo il percorso, nelle aree di sosta, alla partenza e all’arrivo l’organizzazione piazzerà oltre duecento volontari: «Nulla verrà lasciato al caso - dichiara Paolo Gregorini, responsabile del comitato -, con la previsione del distanziamento in partenza, obbligo delle mascherine alla partenza e nei ristori, nei quali sarà proibito approvvigionarsi self-service. È un’edizione che la convivenza col virus rende ancora più esigente sul piano organizzativo. E a tutti vogliamo garantire sicurezza e serenità, soprattutto a chi ha scelto, anche in un momento storico così delicato, di accettare questa sfida».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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