Valcamonica

Post alluvione: entro agosto a Niardo si torna alla normalità

Questo quanto dichiarato ieri durante il sopralluogo. Ancora undici famiglie sono senza una casa
NIARDO LAVORA PER LA SICUREZZA
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Se tutto filerà per il verso giusto, come accaduto finora, prima di agosto, entro un anno dall’alluvione, Niardo potrebbe tornare alla normalità. Visti il clima favorevole, i fondi e l’impegno, tra qualche mese i lavori sui due torrenti, che nel luglio del 2022 hanno causato l’alluvione che ha stravolto il territorio, e quelli in paese dovrebbero concludersi, facendo tirare un profondo sospiro di sollievo ai cittadini.

Ad augurarselo sono stati ieri il sindaco Carlo Sacristani e il Rup (responsabile unico del procedimento) della Comunità montana, Gian Battista Sangalli, nel corso di un sopralluogo ai cantieri.

L’intervento e i costi

All’opera, oggi come negli ultimi mesi, ci sono cinque imprese, che stanno lavorando in quota per svuotare le briglie dei due torrenti, zeppe di materiale franato dal versante della montagna. Oltre duecento i viaggi al giorno dei camion, che caricano massi e detriti in quota, dalle briglie e dagli alvei, e li trasportano nella discarica temporanea della località Crist. Oltre 40mila i metri cubi da portare via, per un lavoro reso complicato dalla conformazione impervia dell’area e dalle conseguenze del passaggio di un numero così elevato di mezzi (danni sono stati registrati sia all’acquedotto sia alla viabilità interna).

I lavori in corso sono divisi in tre fasi per altrettante gare d’appalto: la prima tranche, da 8 milioni di euro, prevede lo svasamento e la pulizia delle briglie e dei torrenti in quota, la seconda da 3 milioni la sistemazione degli alvei del Re e del Cobello nei punti di passaggio nel centro abitato e la terza da 4 milioni la rimozione di cumuli di materiali accantonati al Crist (si stanno preparando i progetti). Altri 800mila euro, concessi al Comune sempre da Regione Lombardia, serviranno per sistemare le strade e i sottoservizi in paese, compromessi dal passaggio dei mezzi pesanti.

A seguire sarà posato il sistema di monitoraggio e allarme sui versanti, che proteggerà l’abitato da eventuali future colate. Al via un intervento propedeutico per quanto riguarda i lavori sui binari, ancora al palo, visto che Ferrovie Nord interverrà solo in completa sicurezza, una volta conclusa la posa dei sensori sui versanti.

La situazione

Oggi a Niardo ci sono ancora 11 famiglie fuori casa, per un totale di 22 persone, con un edificio inabitabile e cinque inagibili, di cui uno commerciale. «Contiamo di concludere i lavori di messa in sicurezza entro le festività patronali di Sant’Obizio (inizio maggio) - afferma il sindaco Sacristani - ed entro l’estate il paese dovrebbe tornare alla situazione originaria».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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