Ponte tibetano di Vezza d'Oglio appeso al «filo» del referendum
«Vuoi che nel territorio naturale del comune di Vezza d’Oglio venga realizzata una passerella pedonale sospesa in funi di acciaio del tipo Ponte tibetano?». È il quesito al quale i cittadini dovranno rispondere domenica 25 giugno, per quello che è stato ribattezzato il «referendum sul ponte tibetano».
Il sindaco Diego Occhi ha convocato i comizi elettorali, come se fosse un’elezione vera e propria, definendo anche l’assegnazione degli spazi riservati alle affissioni di propaganda elettorale. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 22 in due sezioni in Comune, la numero 1 al piano terra e la 2 al secondo, mentre le operazioni preliminari degli uffici elettorali inizieranno alle 16 di sabato. Gli elettori dovranno esibire al presidente di seggio la tessera elettorale e un documento di riconoscimento.
La vicenda
Nei giorni scorsi sia la compagine di maggioranza guidata dal primo cittadino sia il comitato Vezza sostenibile, che ha proposto la consultazione popolare, hanno presentato idee, motivazioni e progetti alla popolazione in due distinte assemblee. Il sindaco Occhi ha incontrato i cittadini al Centro eventi, nel corso di un’assemblea cui hanno preso parte anche gli esponenti di Vezza sostenibile. Insieme a lui c’erano Michele Bertolini, direttore del consorzio Ponte-Tonale, e Francesco Belmondo, progettista dello studio di fattibilità dell’opera. Come già ribadito più volte, Occhi ha ricordato ai presenti che l’intervento era già inserito nel programma elettorale del 2019, scelto dalla maggioranza dei cittadini, e che quindi non sarebbe necessaria un ulteriore verifica sulla gente, se non per motivi politico-elettorali.
Il comitato Vezza sostenibile, guidato da Daniela Longhi, il 2 giugno in Torre Federici presenterà a cittadini e tanti turisti l’esito dell’analisi dei documenti acquisiti dal Comune. Il gruppo ha soprattutto invitato tutti ad andare a votare «perché astenersi, come indicato dall’Amministrazione nella loro riunione, significa rinunciare a uno dei diritti fondamentali».
Nel frattempo è stata lanciata una petizione online contro il ponte tibetano, alla quale possono aderire anche i non residenti (il referendum è solo per i cittadini di Vezza), che ha raccolto finora 800 firme.
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