Valcamonica

Più di 50mila visitatori: sempre più amate le incisioni rupestri

Boom di visitatori ai siti rupestri nel 2015. Ma a Capo di Ponte si lavora per fare ancora meglio quest'anno
  • I luoghi delle incisioni rupestri a Capo di Ponte
    I luoghi delle incisioni rupestri a Capo di Ponte
  • I luoghi delle incisioni rupestri a Capo di Ponte
    I luoghi delle incisioni rupestri a Capo di Ponte
  • Incisioni rupestri © www.giornaledibrescia.it
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I «pitoti» hanno ripreso vita. Merito delle oltre 50mila persone che, nel 2015, hanno visitato i siti culturali di Capo di Ponte. Presenze che sfondano le 60mila se si considera anche il parco comunale di Seradina. Vuol dire che, rispetto al 2014, i numeri sono cresciuti del 30%. Un bel risultato, dopo la magra degli ultimi anni, causata anche dall’uscita dai programmi ministeriali delle scuole secondarie della preistoria. 

Questi i numeri nel dettaglio: 44mila i visitatori di Naquane; più di 6mila gli accessi al Museo della Preistoria, inaugurato a maggio 2014. Le persone con biglietti Expo sono state in tutto più di 1500.

«L’amministrazione ha creduto nell’ampliamento degli orari investendo risorse proprie - ha detto il sindaco Francesco Manella - non solo per il proprio parco di Seradina, ma anche fornendo personale per l’apertura di Mupre e parchi. La biglietteria e il bookshop del Mupre sono gestiti  dal comune tramite l’Agenzia e, recentemente, è stato rilanciato un ulteriore lungo periodo di collaborazione tra il Polo regionale e il Municipio, a garanzia di un’ampia offerta per il futuro».

Per il presidente del Gruppo siti Unesco camuni-Gic Sergio Bonomelli, c’è stato un «discreto aumento, ma siamo sempre su numeri piccoli e tutti pensiamo che la nostra arte rupestre si meriterebbe molto di più. Ad aumentare l’afflusso ha sicuramente contribuito il lavoro di promozione del Gic e del Distretto». L'eco è arrivata persino in Cina.  

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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