Valcamonica

Pisogne, tre frazioni a rischio isolamento

Due smottamenti da sabato mettono a rischio isolamento tre frazioni montane di Pisogne. Protezione civile e Vvf al lavoro.
Il sindaco di Pisogne Diego Invernici sull'emergenza
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Tre frazioni di Pisogne pressoché isolate. Sono quelle di Grignaghe, Pontasio e Siniga. Tutta colpa di due smottamenti che si sono riversati nella giornata di sabato sulla strada che le collega a Pisogne, franette verificatesi l'una a Pontasio e l'altra a Siniga. (guarda il video e ascolta il punto con il geologo Fabio Fenaroli)

Terreno e acqua si sono riversati sulla strada già nel pomeriggio di sabato ed è solo grazie al lavoro di una ventina di uomini dei gruppi locali di Protezione civile, coordinati dal sindaco Diego Invernici, e dei Vigili del Fuoco di Darfo se la strada viene progressivamente ripulita dal fango che si riversa sull'asfalto (guarda il video con il punto sull'emergenza).

Un'opera garantita al solo fine di assicurare il transito di un'auto alla volta e consentire così ai residenti delle tre frazioni di non essere del tutto tagliati fuori. Gli uomini di Protezione civile e Vvf, una cinquantina di persone nel complesso, hanno lavorato contro l'acqua e il fango tutta la notte. Fortunatamente in mattinata il sole ha riportato un po' di ottimismo.

Altre franette di minor entità si sono verificate in diversi punti della Val Palot, senza in ogni caso causare lesioni ad alcuno.

Nella tarda serata di sabato, piuttosto, a destare preoccupazione era stata l'occlusione di una valletta che sovrasta Pisogne, ha fatto sì che una gran quantità di acqua, non più drenata dal terreno, finisse con il riversarsi giù per le pendici e lungo la stessa strada che conduce da Pisogne alle frazioni. 

Il volume di fango che scorreva lungo la serpentina d'asfalto era tale da consentire il transito ad una sola auto per volta in alcuni punti e a rendere pressoché impraticabile la strada a chi non fosse munito di jeep o suv già dopo pochi tornanti, non lontano dalla Pieve di Pisogne. Lungo la strada numerose le unità della Protezione civile per monitorare la situazione. A lungo si è lavorato per tentate di liberare l'alveo del torrente con il ricorso ad un escavatore. Solo il diminuire della pioggia nella tarda serata ha reso leggermente meno critica la situazione.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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