«Per filo e per segno», l'arte rupestre incontra la lana
Si intitola «Per filo e per segno» («La lana racconta le incisioni rupestri della Vallecamonica») l’ultimo progetto di promozione territoriale del Distretto culturale di Breno, nato per celebrare i quarant’anni del primo sito Unesco italiano. L’obiettivo è lanciare un inedito percorso di valorizzazione della storia e della cultura camuna all’insegna di moda, creatività, design e arte rupestre.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con lo Studio Giuliano&Giusy Marelli di Milano, che ha creato una nuova filiera produttiva: il racconto dell’arte rupestre attraverso la lana. Il primo passo è un concorso per artisti, artigiani e appassionati della maglia e dell’uncinetto, per presentare capi, oggetti e opere artistiche ispirati ai simboli delle incisioni camune, con l’obiettivo di costruire una mostra dedicata al futuro della lana.
In questo modo sarà comunicata l’attualità dei segni delle incisioni interpretandoli in lavori a maglia o uncinetto e, in seconda battuta, anche offrire nuovi stimoli per una possibile nuova economia locale basata sulla valorizzazione delle risorse naturali. A seguire il 22 settembre sarà inaugurata al Palazzo della Cultura la mostra «Per filo e per segno»: fino al 5 ottobre sarà possibile visitare un percorso emozionale fra pannelli, capi originali, documentazione storica e filmati, fino ad arrivare alla nuova capsule creata per l’occasione. Dopo gli appuntamenti valligiani il progetto proseguirà in autunno a Milano, dove è in programma un’esposizione con i manufatti esito del progetto e con i capi dello Studio Marelli.
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