Pellegrinaggio: la sfilata, la Messa, l'arrivederci
Si è concluso a Tione il 51° pellegrinaggio in Adamello. La celebrazione al campo sportivo con il Cardinale Re
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Si è concluso domenica a Tione di Trento il 51° pellegrinaggio in Adamello, con la sfilata degli alpini per le vie del paese e la Messa al campo sportivo celebrata dal Cardinale Giovanni Battista Re.
Ai cinquecento pellegrini che hanno provato a raggiungere il passo della Lobbia sabato si sono aggiunte domenica migliaia di penne nere provenienti soprattutto dalla Valcamonica e dal Trentino, ma anche da Brescia, Salò e da molte località italiane (un centinaio almeno i gagliardetti presenti).
Dopo la pioggia e la neve di sabato, che hanno impedito a numerosi pellegrini di portare a termine il loro pellegrinaggio, raggiungendo i 3.040 metri del rifugio «Ai caduto dell’Adamello», la giornata di domenica ha regalato qualche schiarita e i raggi di sole hanno illuminato il corteo, aperto come da tradizione dalla fanfara Taurinense e dagli striscioni del 51° Pellegrinaggio, che inneggiano all’Adamello quale «simbolo sacro».
L’edizione 2014 ha ricordato in particolare due eventi storici: il centenario dell’inizio della Grande guerra e il 30° anniversario della salita in Adamello di Giovanni Paolo II, cui il Pellegrinaggio è stato dedicato. I presidenti delle sezioni di Valcamonica Giacomo Cappellini e di Trento Maurizio Pinamonti hanno consegnato al Cardinal Re una scultura, che raffigura una bomba in ferro scoppiata con all’interno un cero. Verrà posata sulla tomba del Papa a Roma nei prossimi giorni.
Con l’immancabile grido «Viva gli alpini» si è chiuso anche il 51° Pellegrinaggio in Adamello. Nel 2015 il testimone passerà alla Valcamonica e a Breno.
Giuliana Mossoni
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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