Passaporti, all'ufficio di Darfo telefoni sempre occupati e code
Il passaporto si fa: basta non aver fretta. Il nuovo ufficio passaporti aperto a Darfo Boario Terme, ha già gli stessi problemi del «fratello maggiore» di Brescia: telefoni sempre occupati, attese lunghissime e un’escalation di lamentele. Ma la Comunità Montana di Valle Camonica sta correndo ai ripari e nel 2019 punta a raddoppiare i giorni di apertura.
A sei mesi dall’apertura, l’ufficio aperto presso il distaccamento della Polizia stradale di Darfo dall’ente comprensoriale e gestito dai funzionari della Questura di Brescia, è ingolfato: il calendario degli appuntamenti è già sold out fino a giugno 2019 e, per evitare antipatici rimbalzi, la Comunità Montana ha istituito una lista d’attesa che, ad oggi, conta già 140 persone.
«Qualche problema c’è e ne siamo consapevoli», ha spiegato Oliviero Valzelli, presidente dell’ente comprensoriale. «L’intenzione è quella di raddoppiare la presenza dei funzionari da un giorno ogni due settimane a uno ogni sette giorni. Tra l’altro, l’ufficio è dotato di due postazioni: confidiamo nella collaborazione e nella disponibilità della Questura magari già nel primo trimestre del prossimo anno».
Da luglio ad oggi, è stato un autentico boom di richieste: in poco più di quattro mesi, sono stati fissati oltre 700 appuntamenti che, in base ai giorni di apertura, hanno riempito il calendario fino al 19 giugno 2019. Ad ogni apertura, vengono fissati trenta appuntamenti e, se la documentazione consegnata è completa, entro due settimane il passaporto elettronico è pronto. Insomma, chi l’ha sperimentato conferma che il servizio funziona: il problema è trovare il posto.
Alcuni lettori ci hanno segnalato che trovare la linea telefonica libera per prenotarsi è quasi impossibile: il numero 320.4212885 attivo tre giorni a settimana dalle 8.30 alle 12, è perennemente occupato e, al momento, quello resta l’unico canale di comunicazione. «Per chi ha urgenze lavorative e necessita del passaporto in pochi giorni, deve comunque far riferimento a Brescia», ha specificato Valzelli.
«Se, da un lato, il numero di richieste pervenute sta creando qualche difficoltà, dall’altro è la conferma che questo servizio era ed è un’esigenza reale dei nostri cittadini». Nell’attesa che il nuovo anno porti - si spera - piacevoli novità, si ricorda che il servizio offerto dall’ufficio di Darfo, rimane un «privilegio» riservato ai cittadini residenti nei 40 Comuni della Valle Camonica.
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