Pascoli, mucche e rottamazione: addio vasche da bagno
Il tipico pascolo camuno la contempla come elemento d’arredo. Oltre agli animali, al prato, al bosco, alla fontanella c’è lei: la vasca da bagno. Usata come abbeveratoio nel segno del riciclo e del risparmio nelle malghe di alta e bassa quota. Sono sgangherate e fanno molto economy class, troppo economy. Al punto che, il Parco dell’Adamello ha deciso di dichiarare guerra alle vasche.
«In Trentino non ci sono le vasche da bagno come abbeveratoi - dice il direttore Dario Furlanetto - ma in tutti i pascoli della Lombardia sì; in Valle ne incontriamo a centinaia. La nostra scommessa in vista di Expo, per regalare un paesaggio alpino molto più gradevole, è di eliminare questi elementi poco piacevoli».
Per invogliare gli allevatori ad adottare un gusto estetico più consono, il Parco ha messo a disposizione 30mila euro nel progetto di «riordino degli abbeveratoi per la valorizzazione del paesaggio agrario».
Funziona come la rottamazione delle auto: in cambio della vecchia vasca se ne potrà avere una nuova, più piccola e rimuovobile una volta terminato l’uso, ma se si preferisce è previsto anche solo un rimborso economico.
Il progetto è partito, allevatori e Comuni sono invitati ad attivarsi. Il tutto, per dare un tono ai nostri pascoli in vista di Expo 2015. La speranza e che turisti e escursionisti apprezzano, chissà se anche le mucche se ne accorgeranno.
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