Omicidio Ziliani, la figura di Mirto tra depistaggi e litigi
Mirto Milani, 27enne bergamasco da una decina d’anni fidanzato di Silvia Zani ma, lo hanno ammesso loro stessi davanti ai carabinieri, anche amante della sorella minore Paola, è la figura più enigmatica del «trio criminale» che secondo Carabinieri e Procura della Repubblica ha ucciso Laura Ziliani e ne ha nascosto il cadavere per settimane.
Un ragazzo «troppo attaccato ai soldi» come ha notato e riferito ai carabinieri la madre della vittima e che su quegli stessi soldi ha cercato ulteriormente di depistare le indagini. In una telefonata con un amico, probabilmente sapendo o sperando di essere intercettato dagli inquirenti, Mirto Milani allude ad una fuga premeditata «Io ci sto pensando ultimamente che magari ha dirottato nel corso del tempo dei soldi su un altro conto corrente e ora si sta facendo la bella vita da qualche parte». Non solo: all’amico aggiunge anche dettagli sul quadro economico che la Ziliani, a suo dire, avrebbe lasciato dietro di sé prima di quella che lui ipotizza essere stata una fuga per distrarre somme ingenti e andare altrove a «fare la bella vita»: «La situazione era disastrosa. Lei spendeva più di quello che prendeva».
Al che il suo interlocutore replicava che «una persona maliziosa e complottista, ovviamente, potrebbe anche pensare che sia tutta una trama ordita perché la situazione era troppo grave». Una situazione che invece le indagini dei carabinieri hanno trovato solida e in grado di permettere una vita agiata a Laura Ziliani e alla sua famiglia: quella spensieratezza che secondo la ricostruzione i presunti assassini volevano solo per se stessi.
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