Valcamonica

Omicidio Ziliani, confermata la detenzione in carcere del trio

A motivare la decisione del gip sono stati i rischi di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio
I legali lasciano il carcere di Verziano dopo l'interrogatorio di garanzia - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
I legali lasciano il carcere di Verziano dopo l'interrogatorio di garanzia - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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Rischio di reiterazione del reato e rischio di inquinamento probatorio. Su queste basi il gip del tribunale di Brescia Alessandra Sabatucci ha confermato la detenzione in carcere per Paola e Silvia Zani e Mirto Milani, i tre accusati della morte dell’ex vigilessa di Temù Laura Ziliani.

Il trio criminale, come viene definito nelle carte dell’inchiesta, ieri si era avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Tanto che la pm titolare dell'inchiesta Caty Bressanelli e la gip Sabatucci sono uscite dal carcere di Verziano solo 40 minuti dopo essere entrate e anche a Canton Mombello, dov'è detenuto Mirto Milani, sono rimaste pochissimo (28 minuti in totale). 

Dopo essere entrate in carcere venerdì scorso, Paola Zani, la figlia minore, 19enne e studentessa di Economia, e Silvia, la sorella maggiore, 27 anni, fisioterapista in una residenza per anziani a Ponte di Legno fino alla scomparsa della madre a maggio, sono rimaste in cella insieme. Nelle carte dell'inchiesta Mirto Milani, che aveva una relazione in contemporanea con le due sorelle, è definito il «manipolatore». delle figlie della ex vigilessa. Secondo Milani, i cellulari sarebbero stati resettati per nascondere il triangolo amoroso. 

Dai legali che rappresentano i tre indagati ancora nessun commento.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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