Valcamonica

Nuovi furti, non c'è tregua in Valcamonica

Colpi in due villette a Ceto e Braone: due vanno a segno, uno sventato. La serie va avanti da inizio novembre.
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La tregua è durata solo una settimana, poi i ladri sono tornati a colpire le villette della media Valcamonica. Chi pensava che la raffica di furti a Niardo e a Breno la sera della vigilia di Santa Lucia avesse chiuso il periodo nero si è dovuto ricredere. I malviventi hanno colpito ancora: in una zona finora «poco visitata», certo, ma alla «maniera di sempre».
Nel tardo pomeriggio di venerdì 21 si sono registrati tre nuovi colpi, due andati a segno e uno sventato per caso, uno a Braone, gli altri due a Ceto. A Braone i ladri hanno colpito in una zona periferica, sopra il torrente Palobbia. Si sono introdotti dalla finestra, scardinandola, hanno rovistato in tutta la casa e hanno portato via soldi e gioielli. All'interno c'era l'anziana madre dei proprietari, che non si è accorta di nulla; durante la fuga i tre malviventi sono stati intravisti dalla padrona di casa, che stava rientrando in quel momento. La donna non è riuscita a fermarli né a riconoscerli.

Il manipolo si sarebbe quindi spostato a Ceto, per svaligiare altre due abitazioni. In un caso il colpo è andato a segno (i proprietari erano ancora al lavoro e la casa era deserta), nell'altro, invece, il tentativo di entrare in casa è fallito (è probabile che i malfattori siano stati disturbati da qualcosa). Le forze dell'ordine e la Polizia municipale dell'Unione, che in questi giorni di festa hanno intensificato i controlli, proseguiranno la loro azione. Venerdì sera in molti hanno notato il posto di blocco alle porte di Breno.
Le comunità della media Valle sono spaventate per questa raffica di furti, che va avanti ininterrotta da inizio novembre.

Qualche giorno fa, a Niardo, durante un incontro sul tema della sicurezza, le forze dell'ordine hanno ribadito l'importanza della collaborazione tra vicini per tenere d'occhio le abitazioni. La regola d'oro è sempre quella di chiamare tempestivamente i soccorsi in caso di sospetti. g.m.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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