Nuove sale per il Museo della Riserva delle incisioni rupestri
Dopo l’avvio della nuova gestione, partita all’inizio dell’autunno scorso, ora per il museo della Riserva delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo arrivano anche delle nuove sale espositive. Le due associazioni che, da qualche mese, si occupano della realtà situata in via Piana 29 a Nadro, all’ingresso della parco archeologico - ovvero ArchExperience e Zamenhof Art - hanno tenuto chiuso il museo nell’ultimo mese per mettere tutto a posto e allestire le novità.
Rinnovati e innovati in particolare due spazi, grazie a un finanziamento della Regione Lombardia, mentre il progetto è stato ideato e coordinato dal Centro camuno di studi preistorici, con la sua direttrice Tiziana Cittadini; le ricostruzioni archeologiche sono state realizzate da Arch- Experience video e curate da Zamenhof Art, arte contemporanea ed eventi. I giorni di chiusura sono stati utili anche per eseguire alcuni lavori di manutenzione straordinaria di cui gli ambienti necessitavano da tempo.
Il tutto sarà inaugurato la prossima domenica 20 febbraio dalle 11, con una giornata dedicata all’arte preistorica. Dopo il taglio del nastro sarà possibile partecipare a una visita alle nuove sale; il pomeriggio al museo, dalle 14, proporrà una visita guidata con l’archeologo e i tecnici che hanno realizzato le ricostruzioni, a seguire una merenda e dei laboratori tematici.
Per partecipare è necessaria la prenotazione al numero 0364.433465 o alla mail riservaincisioni@gmail.com (è richiesto il green pass). Il progetto. Il nuovo management della Riserva ha iniziato a lavorare nel settembre scorso, con una gestione congiunta delle due associazioni ArchExperience e Zamenhof Art, che hanno vinto in tandem il bando per la conduzione sia della riserva sia del museo. Il progetto-programma presentato per la stagione 2021/2022 si intitola «La Rinascita di Zaziau». L’obiettivo è rendere il sito archeologico più accogliente e fruibile, più curioso e creativo, in modo da indurre il pubblico alla visita e alla partecipazione alle attività proposte.
Sullo sfondo resta sempre l’ambizione di far conoscere l’immenso patrimonio di arte rupestre della Vallecamonica, il più ricco al mondo, sia ai turisti locali sia a quelli internazionali.
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