Non nevica, ma in Valcamonica si scia lo stesso
Chi ha voglia di sciare lo può fare appieno. Tutte le località sciistiche della Valcamonica sono aperte e zeppe di turisti: c’è chi offre un comprensorio disponibile quasi al cento per cento, come Ponte di Legno-Tonale e chi solo qualche pista, come a Borno e a Montecampione.
Il carosello più in forma è, come sempre, quello dell’alta Valle, dove da alcune settimane tutti gli impianti stanno girando: per essere precisi, sono chiusi solo un impianto a Ponte e cinque piste: la Angelo a Ponte, la Santa Giulia a Temù, le Alpino, Serodine I e Cinque dossi al Tonale. I cento chilometri di divertimento sono pressoché tutti garantiti dalla neve naturale sul ghiacciaio Presena, dalla mista al Tonale e dall’artificiale a Ponte e Temù.
Se la stagione è partita in sordina, a causa proprio dell’assenza di neve, dopo Natale si è sfiorato il tutto esaurito, sia in pista che fuori. Secondo gli esperti, anche la stagione 2018-19 potrebbe rivelarsi, come quella passata, da record.
In media Valle, a Borno, la neve è poca ma gli sforzi della società Funivia sono riusciti a tamponare e garantire tre piste aperte: una di alta difficoltà (la Ogne), una di media (la Pian d’Aprile) e una di bassa (il Camposcuola) dove centinaia di bambini stanno imparando a stare sugli sci. Il morale è elevato anche grazie a un gradito regalo di Natale: è arrivato l’ok al progetto per il rinnovo dell’area accoglienza alla partenza degli impianti, che ospiterà anche il nuovo infopoint.
Un poco più a sud, a Montecampione, la situazione parla di quattro impianti disponibili: Gardena e Corniolo a 1.200 e Baite e Campo scuola a 1.800 metri, tutti ovviamente grazie all’innevamento programmato.
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