«Noi, isolati senza ammalati sulla super nave»
La loro è una prigione dorata. Lontano dalle mascherine e dal «tutto chiuso fino al 3 maggio», dalla paura, dai bollettini quotidiani della Protezione civile. Lontani dall’emergenza coronavirus che hanno conosciuto attraverso i racconti al telefono del figlio Luca che li aspetta a casa. «Non ci siamo accorti di nulla, qui non c’è nessuna tensione» ammettono Vittorio Zaniboni, ex preside in pensione di Breno, e la moglie Lella Avanzini, nota pittrice in Vallecamonica.
Sono tra 1.815 passeggeri della Costa Deliziosa, unica nave da crociera della compagnia ancora in navigazione, partita il 5 gennaio da Venezia per il giro del mondo. Dal Mediterraneo all'Atlantico fino a Perù e Cile, isola di Pasqua, il paradiso di Bora Bora e la Nuova Zelanda. E poi niente Oriente, come era nei programmi iniziali, ma giro dell’Africa fino al canale di Suez passando per Seychelles e Mauritius. Da un mese, però, dalla nave non scende nessuno: a bordo non ci sono positivi, ma dall’Australia a Malta nessun porto ha dato il permesso allo sbarco. Una quarantena forzata in attesa della quarantena vera a propria a crociera finita.
Ma quando finirà? Il tour si sarebbe dovuto concludere il 26 aprile a Venezia, ma dallo scoppio dell’emergenza Coronavirus il programma è più volte cambiato e non sono più stati fatti sbarchi. Per ora ci sarebbe solo il via libera a far sbarcare i passeggeri spagnoli (160) a Barcellona. Per gli altri a bordo (in totale 1.815 passeggeri, di cui 310 italiani, e 898 componenti dell’equipaggio) nessuna certezza.
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