Valcamonica

Niardo, in caso di nuove emergenze ecco il vademecum per i cittadini

Nell’ordinanza del sindaco i comportamenti da tenere per i residenti. Territorio suddiviso in due zone
La gratitudine sul totem del Comune - © www.giornaledibrescia.it
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Al lavoro tra le case e le vie di Niardo, per liberare il paese dai detriti dell’alluvione, ora con una «facilitazione»: da venerdì pomeriggio è stato infatti riaperto un tratto di ex statale 42, dall’ingresso dell’abitato al Crist sino alla rotonda con la provinciale 90 al bivio di Losine, riattivando così anche l’accesso al paese di Losine.

Dalla notte del 27 luglio i residenti erano costretti, per andare a Breno e in fondovalle, a passare dalla strada intercomunale per Cerveno, stretta e non adatta al passaggio di due auto. Resta ancora interrotto il tratto tra la rotatoria di Losine e quella di intersezione con la provinciale 89 di Braone, per consentire le ultime opere di pulizia e installazione delle barriere di sicurezza divelte, ma anche per non intralciare il passaggio di mezzi e trattori.

Le procedure

Questa prima «libertà» riconquistata dà il senso del grande lavoro effettuato, che non si è mai interrotto dalla notte tra il 27 e il 28 luglio, da quando, a causa di un temporale di violenza eccezionale, i torrenti Re e Cobello sono esondati causando ingentissimi danni in paese. Purtroppo temporali sono attesi anche per le prossime ore. Per questo motivo il sindaco Carlo Sacristani ha emesso un’ordinanza, per spiegare ai niardesi le procedure da adottare in caso di nuove allerte e nuove emergenze, anche alla luce della relazione stesa dal geologo con le misure di protezione civile che integrano il piano di emergenza comunale.

La base di riferimento è il bollettino del rischio idro-metro idrogeologico della Regione. Il territorio niardese è stato diviso in due aree, quelle a criticità maggiore A, che corrispondono agli alvei dei corsi d’acqua, alle direzioni preferenziali delle frazioni esondate e ai settori dove la piena si è espansa con forte energia; e quelle a criticità minore B, ovvero quelle comunque raggiunte dalla piena, ma in posizione marginale e con intensità inferiore.

A seconda dei codici

In caso di allertamento in codice rosso (vale a dire con criticità elevata) i cittadini delle zone A saranno evacuati, mentre quelli delle B si dovranno preparare a un eventale abbandono delle case: sarà la Protezione civile locale a indicare il comportamento da tenere.

Con il codice arancio (criticità moderata) la Protezione civile chiuderà al traffico alcune strade, per favorire il passaggio dei mezzi di soccorso ed eventuali evacuazioni, e tutta la popolazione (sia quella che abita nelle zone A, sia quella che vive nelle zone B) dovrà evitare di soggiornare nei locali interrati o seminterrati e al piano terra, oltre che stare all’esterno degli edifici. In caso di codice giallo l’ultima prescrizione vale solo per i residenti in zona A. Gli allertamenti saranno comunicati alla gente attraverso WhatsApp, acquisendo i numeri dei residenti.

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