Valcamonica

Neve in quota e grande escursione termica: l'allerta del Soccorso

Dopo l'ennesimo episodio, questa volta sui monti di Saviore, il Cnsas ricorda alcune norme di comportamento
L'elisoccorso di Brescia durante un recupero in montagna © www.giornaledibrescia.it
L'elisoccorso di Brescia durante un recupero in montagna © www.giornaledibrescia.it
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Aria di primavera in campagna e in città, ma continua a nevicare in quota  e gli sprazzi di azzurro e di sole portano ad una elevata escursione termica. Condizioni che invogliano gli escursionisti a partire ma che cambiano rapidamente e che hanno spinto nelle scorse ore il soccorso alpino a diramare una nuova allerta e a rilanciare i consigli per chi desidera fare attività all’aria aperta.

Purtroppo anche sabato sera un gruppo di escursionisti milanesi ventenni ha chiesto aiuto al numero unico. I ragazzi, infreddoliti, avevano perso l’orientamento nei boschi di Saviore dell’Adamello. Le squadre di terra della delegazione bresciana del Soccorso Alpino li hanno raggiunti nella zona di Malga Macesso e accompagnati in sicurezza a Fabrezza dove avevano lasciato l’auto.

Nella nota diffusa in giornata il Soccorso Alpino ricorda che “la consultazione dei bollettini meteorologici è un punto imprescindibile per la programmazione di un itinerario. Inoltre, occorre conoscere le caratteristiche del territorio e sapere se ci sono zone in cui, a livello locale, il rischio di valanghe può essere più alto rispetto al contesto generale”

Inoltre gli esperti ricordano di calcolare sempre i tempi per il rientro perché al buio tutto diventa più complicato. Ogni volta che si attivano i soccorsi bisogna inoltre pensare che i tecnici mettono a disposizione di chi ne ha bisogno tempo, competenze e risorse; una parte variabile di rischio, anche per loro, è comunque sempre presente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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