Valcamonica

Nadro torna al 1618 e si riscoprono gli antichi sapori

Nel fine settimana il borgo rievocherà l’età veneta e le sue tradizioni
In costume. Antiche tradizioni
In costume. Antiche tradizioni
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Nadro fa un balzo indietro di quattrocento anni e farà rivivere i tempi delle vicinie, quando sulla Vallecamonica regnava la Repubblica di Venezia. Torna per l’ottavo anno la rievocazione storica a tema secentesco «Nadro 1618», con il borgo caratterizzato dalla torre medievale e dal campanile pendente che si aprirà per ospitare combattimenti, sfide, sfilate, musica e giochi del passato.

Si parte questo sabato alle 14.30 con la battaglia in armi bianche e moschetti, cui prenderà parte il gruppo storico Città di Palmanova, e con il lancio dei palloncini con le lettere per Santa Lucia.

Domenica alle 10 sarà celebrata una messa in latino secondo la forma del rito romano, mentre nel pomeriggio, dopo la sfida tra le contrade, si rievocherà la vicinia, l’organismo che rappresentava i capifuoco (capifamiglia) degli originari di una comunità, con la tradizionale distribuzione del sale e del pane secondo l’usanza della «dada».

Al termine spettacolo in costume storico che narrerà un evento legato alla società camuna nel primo Seicento. La rievocazione storica con i mercatini nelle contrade, organizzata dall’associazione Pro Nadro, prevede ovviamente anche un dignitoso comparto gastronomico con le «bavette della vicinia», la «trippa degli originari», la «tagliata del camparo», casoncelli di Nadro e dolci tradizionali sia a pranzo sia a cena.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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