Valcamonica

Mungitura a mano, Ghirardi si conferma campione mondiale

Gianmarco Ghirardi, 33enne di Malonno, si è confermato campione mondiale di mungitura a mano. Nuovo record: 8,9 litri in 2 soli minuti
  • Malonno, Ghirardi trionfa al campionato mondiale di mungitura
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    Malonno, Ghirardi trionfa al campionato mondiale di mungitura
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Non c'è due senza tre, recita l'antico adagio. E Gianmario Ghirardi l'ha rispettato in pieno trionfando per la terza volta consecutiva al Campionato del mondo di mungitura a mano, fissando anche il nuovo record del mondo di categoria.

Il confronto tra gli sfidanti e il camuno si è svolta a Malonno, paese in cui vive il 33enne, questa volta in veste di padrone di casa, proprio in virtù dei due precedenti successi.

E forte del tifo locale Ghirardi si è confermato il migliore, fissando il risultato dopo i due minuti regolamentari di gara in 8,9 litri di latte estratto: meglio di una mungitrice meccanica che arriva al massimo ad 8 litri. Secondo e terzo posto per due bergamaschi, che al pari dell'allevatore camuno hanno sbaragliato la concorrenza di mungitori arrivati da tutta Italia, da Olanda, Marocco, India e Romania. Ben 46 i partecipanti alla competizione che ha visto il malonnese conquistare definitivamente il “Secchio d'oro”, trofeo del campionato dedicato ai Formaggi Principi delle Orobie, le sette eccellenze casearie orobiche.

Una sfida tra mungitori, ma ancora prima tra l'uomo e la macchina, a salvaguardia di un'antica tradizione e di una professionalità secolare. Un confronto che ricorda quello che in tempi - e terre lontane - assurse alla dimensione epica, tanto da essere celebrata anche da brani della tradizione blues e folk: è il caso di "John Henry", canto popolare che narrava la sfida tra l'omonimo spaccapietre e il trapano a vapore impiegati nella realizzazione di tunnel ferroviari. John Henry che non voleva cedere il passo al mezzo meccanico lo sfidò battendolo, ma trovando al contempo la morte (con il feretro poi condotto alla Casa Bianca). 

Qui fortunatamente la sfida non è giunta a livelli tanto estremi (e non ha lasciato vittime sul terreno...). Piuttosto ha mostrato come, in una giornata solare, la curiosità di una competizione tanto insolita possa suscitare entusiasmi ed emozioni. All'insegna di un passato fortunatamente duro a morire.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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