Montecampione, venduti gli hotel
Questione di settimane. Forse di giorni. Gli hotel di Montecampione hanno una nuova proprietà: dopo quasi quattro mesi di trattative e improvvisi rilanci di offerta, il curatore fallimentare Filippo Brunori sarebbe pronto a chiudere la delicata partita che si trascina da quasi cinque anni. Top secret. Il testa a testa tra il gruppo polacco che ha presentato la prima offerta lo scorso mese di luglio e la cordata trentino-austriaca subentrata in corsa si è concluso nei giorni scorsi e il nome del vincitore è destinato a rimanere top-secret ancora per poco.
Nei giorni scorsi, il curatore ha indetto l’assemblea dei creditori coinvolti nel fallimento Alpiaz che ha trascinato con sé anche i due hotel: l’incontro è previsto entro fine novembre e, a quel punto, l’accettazione dell’offerta sarà poco più di una formalità.
«Siamo ben felici che qualcuno si sia messo in gioco dimostrando concretamente di credere in Montecampione - sono le parole di Stefano Iorio, presidente di Msa -. La scossa positiva e propulsiva che abbiamo avviato nel 2016 e proseguita in questi anni ha fatto capire anche all’esterno quali sono le nostre intenzioni. Gli imprenditori o i gruppi stranieri investono sul territorio solo se c’è un progetto di rilancio serio: da parte nostra, saremo ben felici di stringere loro la mano, non appena sarà tutto nero su bianco».
Aste deserte. Dal 2013 ad oggi, ci sono volute sei aste deserte e altrettanti ribassi del 30%, per far uscire allo scoperto gli acquirenti: nella seduta del 18 luglio scorso, sul tavolo del curatore fallimentare è stata aperta la busta con l’offerta di un gruppo polacco che da anni indirizza i turisti dell’Est verso il comprensorio dell’altopiano. Sul tavolo poco più di 500mila euro. Ma, nei due mesi successivi, si è fatto avanti un altro gruppo di matrice trentino-austriaca che avrebbe rilanciato con un +10% rispetto alla prima proposta. A quel punto, del testa a testa tra i due contendenti, non si è più saputo nulla, ma il «segreto» ha i giorni contati. Montecampione aspetta: che sia davvero la volta buona?
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