Montecampione: la stagione dello sci è a rischio, fiocca la preoccupazione
Con o senza neve la prospettiva di vedere Montecampione con gli impianti chiusi quest’inverno si fa sempre più concreta. È quanto emerso dopo la lettera nella quale Stefano Iorio ha comunicato di aver sottoscritto con la società Special Situation di Milano la cessione della holding Misa Montecampione che detiene l’87% di Montecampione Ski Area, proprietaria degli impianti.
Il 13% del capitale di quest’ultima, detenuto da azionisti diffusi sul territorio, residenti, operatori commerciali e professionisti della neve, lunedì ha voluto chiarire in una conferenza stampa quanto accaduto e quanto sta accadendo quando l’inverno è ormai alle porte.
«Abbiamo voluto convocare la conferenza perché nessuno stava dicendo nulla e questo silenzio era insopportabile - spiega il presidente del Consorzio Montecampione Paolo Birnbaum -. La gente non ha diritto di sapere in quanto stiamo parlando di un’azienda privata, però, c’è un’etica di comportamento, chi sa deve parlare perché non stiamo parlando di un supermercato che apre o che chiude, stiamo parlando del futuro di un’intera comunità che ha un’influenza importante anche nell’indotto economico di tutta la bassa Valle»
Le probabilità di vedere gli impianti di risalita in funzione questa stagione sono ridotte al lumicino. «Non stiamo pensando alla prossima stagione invernale, ci dispiace dirlo per tutti quelli che operano nel settore ma noi dobbiamo pensare al futuro, ai prossimi dieci anni. In questo momento con gli enti pubblici ed investitori negli alberghi siamo veramente squadra e questa è la migliore notizia che Montecampione potesse avere, perché non accadeva da lustri», aggiunge Birnbaum. Verso il patto. Il patto territoriale per lo sviluppo del comprensorio di Montecampione all’orizzonte è al centro di tutto.
«Questo Pat è un elemento irrinunciabile per il rilancio di Montecampione, ma non a qualunque costo e non con chiunque. Chiarezza, trasparenza e credibilità sono indispensabili, siamo disposti a cercare di mettere a terra questo piano di attuazione del territorio, ma dobbiamo sapere all’interno di questa scatola chi c’è e cosa c’è: non lo sappiamo ancora». Con la stagione sciistica di quest’anno che sembra già archiviata, è lecito pensare che gli attori coinvolti nel patto territoriale procedano speditamente per trovare soluzioni percorribili per il futuro ormai immediato.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato