Montecampione guarda al futuro: «Rinasceremo con o senza neve»
Per il futuro di Montecampione le parole d’ordine sono tre: rilanciare, rilanciare, rilanciare. Perché un altro Natale senza sci non può e non ci deve essere. Su questo sono tutti d’accordo alla partecipata assemblea del Consorzio che raggruppa i proprietari degli immobili ubicati nel comprensorio: oltre trecento le persone che hanno riempito la sala cinema in piazzetta.
In platea i sentimenti sono contrastanti: non manca la preoccupazione perché dalle sorti della stazione dipendono oltre quattrocento famiglie. Ma c’è anche un certo ottimismo dopo che nei giorni scorsi il gruppo Dattilo Costruzioni di Milano, socio della Montecampione srl, ha avviato la ristrutturazione degli alberghi a 1.800 metri. In prima fila erano presenti anche numerosi rappresentanti delle istituzioni: dall’onorevole Maurizio Lupi all’assessore regionale al Bilancio Davide Caparini, passando per l’assessore al Bilancio della Comunità Montana Cristian Farisè, il consigliere regionale Francesco Ghiroldi, il sindaco di Pian Camuno Giorgio Ramazzini, il sindaco di Artogne Barbara Bonicelli, il presidente della Comunità Montana Sandro Bonomelli e l’europarlamentare Silvia Sardone.
Appetibilità
A fare il punto della situazione è il presidente del Consorzio Paolo Birnbaum, che punta l’attenzione sugli impianti di risalita: «Non possiamo permetterci che restino fermi. Oggi sono per la montagna quello che le metropolitane sono per le grandi città. Magari le società che li gestiscono non distribuiscono dividendi, ma sono fondamentali». Birnbaum è confortato dal fatto che l’appetibilità di Montecampione resta alta: lo dimostrano non solo le presenze, circa 6mila in questi giorni di festa nonostante l’assenza della neve, ma anche gli investimenti del gruppo Montecampione srl.
Destagionalizzare
Pure la politica intende fare la sua parte. Lo ribadiscono tutte le autorità presenti. In particolare Caparini ricorda che la Regione «ha messo a disposizione 13 milioni di euro proprio per rinnovare gli impianti di risalita e per l’innevamento artificiale». Tuttavia, osserva, «a causa della crisi climatica è necessario anche destagionalizzare l’offerta turistica. La montagna lombarda soffre l’innalzamento delle temperature, che ci spinge ad ampliare la visione».
Un’idea di destagionalizzazione viene lanciata da Bruno Dattilo, titolare dell’omonima azienda di costruzioni: «So che esistono piste artificiali che potrebbero essere utilizzate 365 giorni all’anno». Mentre Lupi rimarca che «è fondamentale coniugare famiglia, sport e passione per una terra che ha tradizioni importanti».
Il cda
Durante l’assemblea il Consorzio ha anche rinnovato il proprio cda, che passa da nove a sette componenti. Risultano eletti: Paolo Birnbaum, Marco Daminelli, Gianmauro Piovani, Gianmaria Fusar, Fabio Fusina, Giuseppe Profeta e Armando Zubbiani. Confermato pure il rappresentante di Pian Camuno, Regis Cotti. Marco Santoriello è il revisore dei conti.
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