McDonald’s sbarca a Edolo: progetto da 1,5 milioni per 30 posti di lavoro
McDonald’s sbarca in alta Valcamonica. Precisamente alle porte di Edolo, a lato della rotonda d’accesso al paese, a pochi passi dall’area commerciale di Sonico. Se ne parla da qualche mese, da quando la società Rialto Due ha presentato richiesta in Comune. Il grosso polo sarà realizzato nell’area verde sulla sinistra, dopo il rondò, in direzione nord, fra le vie Morino e Comasco. L’area ha una diversa destinazione urbanistica, per questo è stata chiesta una variante al Pgt, procedura ancora in corso, per cambiarla in commerciale/ristorazione e realizzare la Vas.
La variante è stata adottata nel Consiglio comunale di fine gennaio, e il 17 aprile scadrà il tempo per presentare le osservazioni. Si tratta di un investimento di circa un milione e mezzo di euro, in previsione di un volume d’affari stimato in circa due milioni, generato da un ristorante aperto 24 ore su 24 sette giorni su sette che impiegherà una forza lavoro di almeno trenta persone. In compensazione, oltre alla mitigazione ambientale per azzerare l’impatto sul quartiere circostante, il municipio ha chiesto la realizzazione di un parcheggio per la zona bassa di via Valeriana, totalmente sprovvista di posteggi pubblici.
I motivi
Se già alcuni cittadini storcono il naso, perlopiù non edolesi, a cercare di spiegare l’opportunità è il sindaco Luca Masneri, che parte da una certezza: se McDonald’s non avesse trovato spazi a Edolo, lungo la Statale 42, si sarebbe spostato di pochi metri a sud, su Sonico. «Anche stavolta tutti i benefici sarebbero andati un metro dopo il confine - afferma il primo cittadino - e a noi sarebbero rimasti solo i danni. Siamo riusciti a portare a casa qualcosa pure noi: è un trend globale che non si può fermare, bisogna aprire un po’ le vedute, cercando di massimizzare i benefici per la comunità, senza affidarsi a visioni filosofiche e bucoliche mentre i vicini massimizzano. Verrà gente da fuori per andare al nostro McDonald’s, oltre ai benefici in termini di occupazione. Anzi, scommetto che ci saranno più posti che persone disposte a lavorare».
Il rapporto ambientale del progetto, sottolinea il sindaco, «non evidenzia particolari effetti correlati, con studi specifici per consumo energetico, inquinamento acustico e aree Rete Natura 2000. La componente più sensibile è il rumore, ma saranno predisposte barriere acustiche ai limiti della proprietà e in copertura».
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