Valcamonica

Mazzunno, danni per 6,6 milioni: «Stato di calamità»

Gli ultimi sfollati potrebbero rientrare oggi: ieri il «punto» in Consiglio comunale
Un’auto vittima degli smottamenti di Mazzunno di Angolo -  © www.giornaledibrescia.it
Un’auto vittima degli smottamenti di Mazzunno di Angolo - © www.giornaledibrescia.it
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Quasi sette milioni di euro di danni, otto persone ancora fuori casa e la richiesta dello stato di calamità naturale già presentata sul tavolo della Regione Lombardia. Ma anche la voglia di tornare alla normalità per quello che il sindaco ha definito «il disastro peggiore dopo quello del Gleno». Mazzunno di Angolo Terme si rialza e si lecca le ferite dopo l’incubo di martedì, quando un nubifragio accompagnato da frane e smottamenti ha portato all’evacuazione di 68 persone: di queste, sessanta sono tornate a casa nel tardo pomeriggio di mercoledì, mentre per gli altri si attende l’avvio dei lavori di somma urgenza che potrebbero cominciare già nelle prossime ore.

Il Consiglio comunale che si è riunito ieri sera, e che avrebbe dovuto essere solo una festa per la rielezione del sindaco Alessandro Morandini, si è trasformato nell’occasione per fare il punto della situazione, entrando nei dettagli. 

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