Valcamonica

Maxi caccia al tesoro con 1.300 alunni per la fine della scuola

Un centinaio i volontari in campo questo venerdì per una festa di fine anno scolastico davvero speciale
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Comunque vada, non sarà la solita festa di fine anno organizzata più per dovere che per piacere. Le scuole elementari e medie dell’istituto comprensivo «Darfo 2», salutano la fine delle lezioni con una maxi caccia al tesoro: venerdì primo giugno, 1.300 studenti di sei plessi scolastici, la troupe degli insegnanti e un centinaio di volontari delle associazioni saranno protagonisti di «un tesoro di territorio» che accenderà i riflettori sui gioielli artistici, naturalistici, enogastronomici e archeologici che si trovano a due passi da casa.

I ragazzi, in una mattinata, visiteranno chiese, parchi, aziende agricole, centri storici e musei e concluderanno la giornata con uno spuntino a base di spongada nell’area pic-nic sul fiume Oglio, ai piedi del Monticolo. «Molti dei nostri ragazzi non sanno nemmeno dell’esistenza di questi luoghi», ha spiegato l’insegnante Bettina Pedretti. «Abbiamo diviso le destinazioni per fasce di età, in maniera tale che, l’anno prossimo, chi parteciperà potrà vedere qualcosa di diverso».

L’iniziativa, patrocinata da Parco dell’Adamello, Comunità Montana di Valle Camonica e Comune di Darfo, è stata presentata ieri mattina alla scuola media «Tovini» di Boario alla presenza del dirigente scolastico, Paola Abondio, degli assessori di Darfo, Attilio Cristini e Doralice Piccinelli, dell’assessore alla cultura della Comunità Montana, Simona Ferrarini e dei rappresentanti delle associazioni coinvolte nel progetto.

Già definiti i dettagli e le mete del «tour» che toccherà Angone, Erbanno, Gorzone, Angolo Terme, Boario Terme e Montecchio: dal Monticolo al centro storico di Erbanno, dal parco delle terme alla chiesetta dei morti di Montecchio, dal centro congressi all’atelier del pittore Rota Sperti, senza dimenticare il parco delle Terme e il lago Moro, la villa De Michelis e il sarcofago dei Federici. Entusiasmo.

«La definizione del progetto "Un tesoro di territorio" la dice lunga sulla volontà della scuola di far conoscere ai ragazzi il territorio in cui vivono», ha rimarcato Ferrarini. «Grazie all’entusiasmo e alla competenza dei docenti e alla collaborazione delle associazioni - ha concluso - abbiamo una straordinaria possibilità di presentare il territorio alle nuove generazioni: perché se vogliamo arrivare agli adulti, prima dobbiamo passare dai bambini». Per le lezioni di geografia, non si è mai troppo grandi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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