Valcamonica

Maltempo, Testini: «Ripensiamo l’intero sistema dell’emergenza»

Il presidente dell’Unione Alta Valle scrive ai sindaci dopo l'esondazione a Monno. La Provincia chiede risorse per il territorio
Esondazione del fiume Oglio tra Monno ed Edolo
Esondazione del fiume Oglio tra Monno ed Edolo
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All’indomani degli ultimi dissesti ed esondazioni, sempre più frequenti non solo in Valcamonica, non solo è il tempo della conta dei danni, ma anche delle riflessioni. E, oggi, di riorganizzare sempre più urgentemente il sistema dell’emergenza e della sicurezza dei territori montani. Ha iniziato a parlarne già ieri il presidente dell’Unione Alta Valle Mauro Testini, che ha scritto una lettera a tutti i sindaci camuni e agli amministratori valligiani.

La missiva non cerca affatto un supporto per la gestione emergenziale, ormai ritenuto scontato, quanto piuttosto un’intesa per individuare un modello organizzativo adeguato alle nuove esigenze. «Da oltre quattro anni mi ritrovo, anche per ragioni di lavoro, a vivere il periodo estivo, in particolare il ferragosto, in costante stato di emergenza - scrive Testini, che è anche sindaco di Vione -. Ogniqualvolta minaccia di arrivare un temporale, il rischio di un dramma è dietro l’angolo e, con l’attuale modello organizzativo, solo grazie all’attenzione del volontariato, tra cui protezione civile, vigili del fuoco e soccorso alpino, si evita la tragedia». Il presidente dell’Unione aggiunge poi, con ironia: «Non possiamo certo pensare di continuare a fare regolari viaggi in santuari e luoghi votivi per scacciare i disastri. Quanto accaduto lunedì a Monno, senza contare l’impossibilità per alcuni malati gravi di poter accedere alle cure ospedaliere, solleva grande preoccupazione: dobbiamo agire e riorganizzarci».

La richiesta di Testini, come di tutti gli amministratori dell’alta Valle, è quella di ridefinire le modalità di gestione in emergenza, per evitare o almeno contenere altre simili situazioni che si presenteranno in futuro.

La Provincia, per voce del consigliere alla Protezione civile Antonio Bazzani, ha invece chiesto «risorse regionali e nazionali per un territorio estremamente fragile che, con eventi meteo eccezionali sempre più frequenti, ha bisogno d’interventi in grado di garantire sicurezza e collegamenti».

La scorsa notte i volontari di Edolo, Malonno, Sonico, Arnica di Berzo Demo, Vione, Temù e Incudine hanno allestito un punto ricovero e assistenza, con distribuzione di brandine, coperte e bevande, nella palestra di Edolo, a beneficio degli automobilisti bloccati mentre tentavano di raggiungere l’alta Valle. Quattro le auto coinvolte con a bordo sei persone, tra cui un bimbo che è sceso e ha rischiato d’essere travolto dall’acqua. Nessuno è però rimasto ferito, solo un enorme spavento.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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