Valcamonica

Maltempo: frane e montagne osservate speciali

Disagi in Valcamonica, Valtrompia e Valsabbia: l'Oglio è minaccioso. I danni provocati dalle ultime precipitazioni
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Pioggia a non finire, gli occhi sono al cielo con la speranza che smetta. Ma uno sguardo va anche alle montagne. Perché la terra e la roccia zuppe d’acqua sono più fragili.
 
Acquazzoni e trombe d’aria sono nemici dei versanti montuosi, delle strade e dei sentieri che conducono nelle località in quota: i muretti di contenimento non reggono più e «scoppiano» sulle carreggiate, il suolo non drena lasciando scorrere fiumiciattoli che dilavano lo strato superficiale, le radici degli alberi non sono più così saldamente ancorate a terra e dalle pareti rocciose sono sempre più frequenti le cadute di detriti.
 
La situazione più difficile resta in Valcamonica, non solo a Sonico dove, il 5 agosto scorso, è esondato il torrente Re causando colate di fango in tutto il paese, ma un po’ in tutti i paesi. Solo nell’ultimo fine settimana si è resa necessaria la chiusura al transito di quattro strade intercomunali o di viabilità agro-silvo-pastorale per alcuni smottamenti. In località Tedolo, a valle del parco archeologico di Ossimo al confine con Malegno, una frana è scesa sulla strada, mentre a Temù è stato chiuso il tratto che conduce al monte Calvo, a Case di Valpaghera e a Vallaro.
 
Anche la Via Valeriana tra Edolo e Incudine è interdetta per lo smottamento della Val Finale, una frana che ha danneggiato anche l’opera di presa del canale Edison richiedendo l’intervento dei tecnici. È bloccata anche la strada che porta alle località Zuvolo e Lazzaretto a Berzo Inferiore, ma in queste ore sono in corso le verifiche da parte dei Comuni e della Comunità montana per il rilevamento di altri dissesti.
 
A Sonico, nonostante le ultime piogge battenti, la situazione sembra sotto controllo sia sul Re che in Val Rabbia; a preoccupare è solo la frana di Pal, che si sta lentamente muovendo in queste ore riportando lo stato di pre-allarme.
 
L’Oglio è sempre minaccioso, stante la grossa portata d’acqua, e per questo viene tenuto monitorato, in particolare al confine con Malonno.
 
Valtrompia e Valsabbia sono tenute sotto controllo, anche se per il momento i dissesti sono di piccola entità e interessano soltanto la viabilità minore. Martedì tutte le squadre di cantonieri della Provincia sono state al lavoro per sistemare gli ultimi inconvenienti causati dalle piogge.
 
In particolare, sulla Provinciale 9 verso Gargnano sono caduti alcuni sassi, scaraventati a terra dal versante roccioso soprastante in seguito al temporale della notte. A Tremosine, in Valvestino, è «scoppiato» un muretto di contenimento della Provinciale. Cosa che ha richiesto l’intervento degli operai per liberare la strada.
Tutto il resto della viabilità principale è stato inondato d’acqua, con la formazione di grosse pozzanghere, tutte drenate in mattinata.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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