Valcamonica

Leonardo in Valcamonica? La Regina lo può provare

Breno chiede ad Elisabetta II copia della mappa redatta dal genio toscano e custodita a Windsor
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E se fosse davvero così? Se veramente il grande Leonardo da Vinci avesse dipinto e disegnato alcune delle sue opere in provincia di Brescia, magari sul lago di Iseo?
Della teoria secondo cui la Gioconda potrebbe essere stata realizzata sulle sponde sebine vi abbiamo già parlato in passato.
Chi ha detto che lo specchio d'acqua alle spalle di Monna Lisa non possa essere uno scorcio del Sebino? Oggi, dalle ricerche storiche, librarie e archivistiche portate avanti nel Museo Camuno di Breno è emerso un ghiotto particolare, che potrebbe avallare quell'ardita tesi.
Nella «Royal Collection» della regina Elisabetta, al castello di Windsor, in Inghilterra, è custodito uno schizzo di Leonardo che rappresenta non solo il Lago d'Iseo, ma anche la Valcamonica.

Il disegno, realizzato con la penna a inchiostro (un altro «brevetto» del genio toscano), rappresenta l'intero corso dell'Oglio, sia nella parte a nord che a sud del Sebino. Pur essendo un semplice schizzo su carta, è piuttosto dettagliato circa la collocazione dei luoghi, a testimonianza che Leonardo conoscesse bene la zona e, con tutta probabilità, vi avesse soggiornato per qualche tempo su mandato degli Sforza.
La descrizione del catalogo delle opere presenti nella collezione reale informa che il disegno, realizzato nel 1510 circa, fu probabilmente acquistato da Carlo II e che è entrato a far parte della collezione reale dal 1690 (inizialmente fu lasciato in eredità a Francesco Melzi, i cui eredi lo vendettero a Pompeo Leoni nel 1582-90; fu poi di Thomas Howard, secondo conte di Arundel, nel 1630).
«A sketch of the course of the river Oglio around the Lago d'Iseo» si trova nel palazzo di Windsor esposto nella sezione «Disegni, acquerelli e pastelli» ed è visibile anche in Internet, nella e-gallery della collezione reale, dove sono inseriti tutti gli oggetti di proprietà della regina (vedi www.royalcollection.org.uk). Il disegno misura 39,2 per 27 centimetri ed è esposto al pubblico: per visitare la collezione si può prenotare anche da internet.

La riproduzione della Valle e del lago bresciano è esposta accanto a quadri di Rembrandt, Rubens, Canaletto e Gainsborough.
Simone Signaroli, curatore delle raccolte storiche, librarie e archivistiche del Museo Camuno, nei mesi scorsi, ha scritto in Inghilterra per richiedere una copia del disegno, da esporre nelle sale del Palazzo della Cultura di Breno.

La risposta dovrebbe essere positiva e non si esclude a breve di poter mostrare ai camuni e ai visitatori del museo com'era la loro terra ai tempi di Leonardo da Vinci.
Senza alcuna pretesa di scientificità o assolutezza, questa semplice mappa, disegnata a mano a mo' di schizzo da Leonardo, è la conferma - come spesso scritto - che Leonardo non solo avesse frequentato queste zone, ma che ne fosse anche stato colpito, al punto da voler segnare sulla carta luoghi, nomi, posti e dettagli.
Da qui a concludere che lo sfondo della Gioconda abbia matrice sebina continua ad essere suggestiva e - a dire la verità - anche con più di una fondatezza storica, come spieghiamo nell'articolo sotto che spiega il ruolo di Leonardo sul Sebino e in Valle.

Giuliana Mossoni

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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