Valcamonica

Le Terme riaprono le porte: per l’hotel boccata d’ossigeno

È stato attivato in ritardo il centro cure. Ora la società deve pensare alla prossima stagione
Il parco termale di Angolo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il parco termale di Angolo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Mossi da un sussulto d’orgoglio e motivati da una improvvisa valanga di prenotazioni, le Terme di Angolo hanno riaperto i battenti.

La società Il Gabbiano srl, che nel 2017 aveva preso in mano le chiavi dell’hotel, del parco termale e del centro cure, è tornata al timone affidando a Guido Natali e al suo staff il delicato compito di traghettare la nave da qui fino alla fine della stagione. Messe da parte le promesse fatte (e non mantenute) degli anni scorsi, per la cooperativa bresciana è il momento di pensare a come chiudere dignitosamente questa stagione e ripartire a pieno regime il prossimo anno.

A fare il primo regalo ai gestori dell’hotel sono stati i lavoratori dell’Europa dell’est giunti in Italia per lavorare come stagionali nei vigneti della Franciacorta: più di cento operai hanno scelto di alloggiare qui per qualche giorno regalando una boccata d’ossigeno ai conti della struttura. I pilastri su cui tentare di ricostruire il futuro sono ancora tutti al loro posto: il parco è rimasto aperto tutto l’anno grazie all’impegno del gruppo di Aurelio Zani che gestisce il padiglione delle feste e il ristorante, il centro cure con le fonti termali, i fanghi, le inalazioni e aerosol è stato riattivato e qualche cliente affezionato è tornato, anche se per pochi giorni.

 

 

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